E’ rimasto lucido fino all’ultimo poi ha salutato in silenzio e con un sorriso dei suoi. Nel giorno di San Valentino ci ha lasciati così Pino Diara, l’ultimo esponente della grande generazione di fotografi che la città  di Reggio ha avuto nel secondo novecento. Molti di noi lo ricorderanno per i suoi servizi ed i primi filmati in bianco e nero sulla Reggina Calcio, della quale non è stato solo il fotoreporter ufficiale ma anche un fedele “innamorato”.
Ha immortalato una infinità di imprese sportive ed è stato amico sincero di tanti presidenti, allenatori e giocatori della squadra amaranto. In realtà non è stato solo il fotografo di calcio per antonomasia.E’ stato il testimone di oltre mezzo secolo di storia cittadina perché il suo obiettivo ha spaziato su tutto. Ha insegnato a ciascuno di noi che la foto non è soltanto un “flash”, ma è anche uno spaccato della nostra quotidianità , fatta di passioni e di valori umani. L’archivio Diara ancora oggi farebbe gola a tanti editori e collezionisti. Non c’erano le tecnologie di adesso. Ma nell’era pionieristica del bianco e nero, le sue foto era già cartoline a colori.
L’eredità professionale di Pino Diara è stata raccolta dal figlio Franco che da anni è apprezzato collaboratore di aziende di moda, riviste specializzate, agenzie di stampa e network televisivi.
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