Belardi, Cirillo, Aronica, Magri, Benedetti, Zibert, Gallozzi, Balistreri e, magari, anche Velardi. La sessione invernale del mercato ha rivoluzionato la Reggina mutandole (fortunatamente) volto. La metamorfosi non è stata solo caratteriale, tecnica e tattica: anche fisicamente la squadra dello Stretto ha subito un profondo cambiamento che, viste le prerogative del calcio moderno, fa rima con miglioramento.
Otto acquisti già conclusi che hanno innalzato, dicevamo, il profilo globale del gruppo. La media altezza dei calciatori arrivati alla Reggina nell’ultimo mese è di 183 cm (dati transfermarkt), tutti gli elementi giunti alla corte di Alberti (eccezion fatta per Benedetti) superano il metro e ottanta centimetri. Muscoli e sostanza che non bastano certo per ben figurare in questo sport il cui fulcro è, e rimarrà , nella proprietà tecnica, ma indubbiamente aiutano.
L’indirizzo tattico del calcio rende sempre più complicata la rete su azione manovrata, aumentando così la percentuale di realizzazioni su palla inattiva (oltre il 30%, ad esempio, nella Serie A 12/13 – dati Gazzetta). Una freccia nell’arco degli staff tecnici che stanno sempre più aumentando il tempo dedicato alla preparazione di questo fondamentale durante la settimana.
Nel caso della Reggina l’occasione è particolarmente succosa. Per una squadra che ha palesato enormi difficoltà a trovare la rete fino ad oggi (peggior attacco del campionato) la soluzione su palla inattiva potrà rappresentare una chance enorme nel prosieguo della stagione. Già nel test di ieri con la Berretti, di fatti, si notava il piacevole imbarazzo nella scelta dei saltatori da incaricare per le situazioni da gioco di corner e punizioni in attacco.
Ipotizzando una formazione titolare composta da Belardi, Di Lorenzo, Cirillo, Aronica, Benedetti, Zibert, Maimone, Armellino, Masini, Gallozzi e Balistreri la fotografia è di una Reggina per 10/11 oltre il metro e ottanta, con una media di 182 cm. Tanti, tantissimi i possibili saltatori che a rotazione occuperanno l’area di rigore avversaria. Un vero, reale, concreto problema da neutralizzare per qualunque avversario che potrà esser più quotato sul piano tecnico ma difficilmente potrà pareggiare il conto fisico.
Se poi la sorte viene ulteriormente incontro alla Reggina e regala il piede più educato per calciare punizioni e corner al calciatore meno alto del possibile undici iniziale, Amedeo Benedetti, logica conseguenza è l’aumento delle chance di far centro. Se il suo mancino è quello visto a Barletta, il tecnico amaranto può già iniziare a sfregarsi le mani…
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