La tensione sopra lo Stretto. Grassadonia con l’ansia del risultato per una panchina a rischio, è l’ultimo posto invece a spaventare un Alberti voglioso di risalire la china. Il derby dello Stretto parte con due disposizioni praticamente speculari, al 4-3-3  dei padroni di casa c’è il 4-1-4-1 della Reggina che in fase offensiva ‘imita’ i cugini. Il Messina si aggrappa all’esperienza di Corona, terminale offensivo. Alberti la materia grigia ce l’ha in difesa con Belardi e Aronica, legati a Insigne gli spunti degli amaranto.
E’ proprio l’ex Perugia ad andare vicino al gol, la conclusione a giro termina di poco a lato. E’ il primo brivido di un derby dominato dalla paura, il Messina poco dopo trova il vantaggio al primo blitz. Bortoli sblocca la gara e separa le acque di un derby che, in pratica, termina all’intervallo. Nella ripresa è un monologo della formazione di Grassadonia, che raddoppia con Orlando e firma il tris con Corona. Reggina alle corde, in balia di un avversario che prima spreca il poker, poi lo trova con una giocata personale di Ciciretti. Alberti fa esordire Gallozzi, poco prima Viola aveva rilevato uno spento Louzada. Mosse che permettono un sussulto finale, utile solo per trovare il gol della bandiera.
Commenti