Mancato incontro. Angelo Gregucci avrebbe preferito sedere sulla panchina della Casertana e da ex affrontare la Reggina, l’esperienza in Campania però è terminata anzitempo. Non sono stati i risultati, peraltro positivi, a determinare la fine del rapporto: “C’erano due visioni diverse del calcio che non potevano incontrarsi, andare avanti non era più possibile. Amarezza? Non ho nulla da rimproverarmi, sono a posto con la coscienza. La squadra andava bene e lo stesso sta facendo con Campilongo“. Il tecnico laziale, forse per evitare malumori, non ha visto il recente confronto tra Casertana e Reggina. Notata invece la sensibile modifica apportata all’organico amaranto: “La rosa della Reggina è stata stravolta, sono rimasti in pochi rispetto al gruppo di inizio campionato. La scelta ha compiuto scelte decise escludendo giocatori importanti, avrà avuto i suoi motivi per farle. La linea non è verde ma ‘verdissima’, logico serva un pò d’esperienza e gli arrivi di Cirillo, Belardi e Aronica sono utili in tal senso“.
Positivo l’inizio di 2015 per la Reggina, la strada verso la salvezza però è ancora lunga e ricca di ostacoli. Gregucci punta sul mix amaranto: “Credo e mi auguro la Reggina possa mantenere la salvezza. I valori in coda non sono assoluti, l’agonismo la fa da padrone. Il girone C, tolte le prime della classe, è molto equilibrato. Il mercato potrà incidere parecchio”. Il progetto iniziale amaranto è naufragato, forse anche per un approccio ‘soft’ di alcuni giocatori. Gregucci usa l’ironia per farsi capire: “E’ mancata l’umiltà ? Non capisco come sia possibile. Cristiano Ronaldo già pensa a come vincere il quarto pallone d’Oro, in Lega Pro non possono mancare certi valori morali“.  Di nuovo l’estero nel futuro di Gregucci? Il diretto interessato, dopo l’esperienza in Inghilterra con il Manchester City, riapre a questa possibilità : “Non avrei alcun problema, il calcio estero credo sia da qualche anno migliore di quello italiano. L’appeal di giocatori e allenatori italiani però è in calo, non sarà semplice trovare una nuova opportunità ”.
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