Non è stato ancora fatto nulla: la Reggina langue ancora in ultima posizione. Ma è viva. Artefice silenzioso di questo piccolo, grande passo verso la rincorsa salvezza è Roberto Alberti, tecnico che ha accettato una sfida complicatissima e resta convinto di poterla condurre al traguardo.
Ha dovuto far fronte ad uno spogliatoio spaccato e privo di motivazioni, all’esclusione (in alcuni casi all’autoesclusione) di tanti calciatori quantomeno sulla carta importanti, ha mandato in campo nelle ultime gare una banda di ragazzini. Eppure, ha raccolto quattro punti che, bisogna sottolinearlo, sono poco meno della metà del totale di quelli conquistati dalla Reggina nelle prime 18 gare.
Ora, chiede aiuto al mercato. L’energia e la grinta di questi ragazzi made in S.Agata sarà una risorsa importante nel corso della seconda metà di stagione, ma non potrà esser l’unica. Al Corriere dello Sport, intervistato da Eugenio Marino, Alberti spiega. “Abbiamo bisogno ancora di un difensore, due centrocampisti e due attaccanti. Giocatori di grande spessore umano per aiutare tutti, a partire dallo spogliatoio”.
Se per l’innesto in difesa è questione di ore per la firma di Totò Aronica, restano ancora in piedi numerose trattative per i restanti reparti. Intanto, però, si profila una cessione: Insigne è ad un passo dal Catania con la Reggina che potrebbe ottenere come “risarcimento” un centrocampista via Napoli o un attaccante dagli etnei.
Venti giorni ancora per completare l’organico, la chiusura delle trattative è fissata per il 2 febbraio alle 23.
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