QUI il suo intervento integrale alla trasmissione “Fuorigioco”. Di seguito, invece, le sue parole circa le difficoltà economiche, l’ammontare del debito ed il più grande errore commesso negli ultimi anni.
CHIAREZZA SUI CONTI – “I probelmi economici ci sono, ma quando io sento dire che la Reggina ha 10 milioni di debiti resto trasecolato. Innanzitutto non è certo questa la cifra, e poi bisogna considerare la patrimonialità del Club: quindi la struttura del S.Agata, il parco calciatori. E quest’ultimo non è vero non abbia valore: non a caso a giugno la Reggina ha incassato quasi 3 milioni e mezzo di euro dalla cessione dei propri giovani”.
ALLA BASE DEI PROBLEMI ECONOMICI DEL CLUB – “L’errore più grande è stato nel primo anno di B. Ho peccato di presunzione, sono stato troppo tifoso ed ho investito tantissimo convinto che saremmo immediatamente tornati in A. Così non è stato e la situazione contabile è stata drammatica. Basta considerare che Bonazzoli, Cacia, Brienza, Volpi e Buscè pesavano sul bilancio della società per 6 milioni di euro lordi mentre la mutualità della Serie B garantiva soltanto 4 milioni: altro che paracadute…Oggi il calcio è in crisi totale, non solo per la Reggina. Perfino i grandissimi Club non riescono più ad acquistare. La Reggina, da piccola società, è sempre stata “produttrice” di talenti ma alla luce del mercato italiano pressoché inesistente non è più riuscita a vendere e così ha accumulato il proprio deficit, che non è enorme. La difficoltà, grazie all’accordo con il Tribunale, non sono eccessive”
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