Il viaggio di Rnp, nel 2014 dei dilettanti reggini. Secondo “appuntamento” del 2015 con Nello Violante, copresidente del Gallico Catona.
BOATO ROSSAZZURRO- L’emozione più grande dell’anno trascorso, è ricollegabile alla finale playoff col Castrovillari. Dopo un autentico miracolo calcistico, che ci aveva portato dalla zona playout alle prime posizioni del torneo di Eccellenza, siamo andati in casa dei rossoneri convinti di poter staccare il biglietto per la fase successiva. Per passare il turno tuttavia, dovevamo vincere, in quanto in caso di pareggio saremmo stati condannati dalla posizione ottenuta durante la stagione regolare, che sorrideva ai nostri avversari. Nonostante un’ottima prestazione, stavamo perdendo 1-0, ed ormai eravamo quasi rassegnati: allo scadere però, Calarco ha messo dentro la palla dell’ 1-1, mandando le due squadre ai supplementari. Ho ancora in testa il boato dei nostri tifosi, presentatisi in Sila in gran numero, unito alla nostra esultanza. Il sogno non era ancora finito, c’erano 30 minuti per potercela fare…
LA FINE DEL SOGNO- Sembrerà strano, ma il peggiore ricordo corrisponde sempre a quella partita. Dopo aver pareggiato, sapevamo che c’erano tutte le possibilità per ribaltare completamente le sorti del match: il Castrovillari era stanchissimo, e per giunta aveva già effettuato tutti e tre i cambi a disposizione, mentre a noi restava ancora una sostituzione. Proprio sul più bello, ecco verificarsi uno di quegli episodi che non vorresti mai commentare: proprio Calarco, autore del gol del pari, si trovava a terra per un infortunio, ma i nostri avversari hanno continuato a giocare invece di buttare fuori il pallone, segnando con tutta la nostra squadra rimasta praticamente ferma. Stavolta il sogno era finito davvero, e per giunta nel modo più ingiusto. Perdere una partita così importante fa già malissimo in una situazione normale, figurarsi quando la sconfitta arriva per un gesto così antisportivo.
ANCORA TRA LE PRIME- Nella stagione in corso, siamo partiti dalle certezze già acquisite: un gruppo di calciatori tecnicamente molto forte, una società amalgamatasi al meglio dopo la fusione tra Catona e Gallicese ed un tecnico tanto giovane quanto bravo. L’intenzione era quella di lottare per vincere il campionato, o quantomeno per arrivare al secondo posto. Fino alla partita di Palmi tutto stava andando per il meglio, ma da lì in poi abbiamo subito un improvviso blackout, che ha portato 3 sconfitte in 4 partite: l’ultima, quella casalinga col Brancaleone, non ce l’aspettavamo proprio. Con l’anno nuovo, dobbiamo e vogliamo rimetterci subito in carreggiata, chiudendo la stagione ai primi posti e disputando i playoff, con la speranza che stavolta l’esito sia più fortunato. Il sogno invece, sarebbe quello di trattenere Franceschini almeno per un altro anno, ma so che sarà difficilissimo, visto che su di lui hanno già messo gli occhi club di categoria superiore. Ho avuto a che fare con tantissimi allenatori nella mia lunga carriera di dirigente, ma senza nulla togliere alla bravura degli altri, devo dire che Ivan è il miglior tecnico con cui abbia mai lavorato.
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