Il tempo passa, ma chi ha amato davvero la maglia amaranto continua a portarla nel cuore. Nella puntata odierna di Tutti i Figli di Pianca, in onda su Touring 104, è intervenuto Massimo Taibi, “number one” di quella Reggina capace di fermare le big del calcio italiano, sostenuta da un’intera città . All’attuale direttore sportivo del Modena, è stato chiesto quanto ci fosse di vero riguardo la sua presenza in una eventuale cordata interessata a rilevare il club di via delle Industrie nei mesi scorsi. “Ho sentito qualcosa anche io- ha risposto l’ex portiere-, ma l’unica verità è che faccio il direttore sportivo del Modena, e qui mi trovo molto bene. Allo stesso tempo, non nego che se qualcuno mi chiamasse e mi illustrasse un progetto serio ed importante, sarei disponibilissimo a dare una mano. Sono rimasto legatissimo a Reggio ed ai reggini, alla Reggina non si dice mai di no…”.
Subito dopo, un pensiero che racchiude la differenza tra il calcio di ieri ed i desolanti scenari attuali. “Sono cambiati i tempi- ha proseguito Taibi-, ma soprattutto è cambiato il modo di essere di tanti giocatori. La colpa di questo peggioramento, è anche da ricercare nelle troppe persone che gravitano intorno al calcio attuale, e questo l’ho percepito anche con il mio lavoro di direttore sportivo: prima di far firmare un calciatore, devi parlare e trattare con tantissima gente, e questo non fa bene né al sistema né ai giocatori stessi. Oggi come oggi, a questi ragazzi basta fare qualcosina di buono per sentirsi calciatori arrivati o peggio ancora fenomeni, sono pronti a fare storie pure sul pavimento in cui andranno ad abitare. Non hanno capito che se vali veramente qualcosa lo devi dimostrare strada facendo, ed in campo bisogna correre e sudare…”.
Commenti