Nello stadio che lo ha incoronato re dei bomber: nessuno, nella storia delle aquile, come lui in una singola stagione. Sono stati 21 i centri i campionato di Simone Masini nell’annata che condusse il Catanzaro alla promozione in Prima Divisione. Più del mito Palanca (che si fermò a 18) e di Giorgio Corona (19 reti). Una media gol clamorosa, considerato che l’attaccante arrivò in Calabria l’ultimo giorno di mercato e iniziò a giocare solo a fine settembre.
Bomber implacabile, dunque, con il Catanzaro, attaccante irriconoscibile con la Reggina. Lo score di Masini in riva allo Stretto è imbarazzante: 15 partite, quasi tutte iniziate dal 1′, nessun gol. Pochissime, perfino, le occasioni da rete create per un bilancio che anche sul piano delle prestazioni individuali è in netto deficit.
Nell’ultimo incontro, uno degli errori più clamorosi quando solo davanti al portiere del Foggia è incespicato sul pallone vanificando così la più netta opportunità amaranto per il pareggio. Domenica, ultima gara del 2014 ed ultima uscita prima dell’inizio del mercato invernale, arriverà forse l’ultima opportunità per dare un senso alla sua esperienza a Reggio Calabria.
Nella speranza, di tutto l’ambiente amaranto, che quelle zolle che lo hanno reso grande in giallorosso possano risvegliare l’animo del bomber che in amaranto è apparso sopito.
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