La società LUDOS VECCHIA MINIERA , a nome del Direttore Sportivo Alessandro Criaco, si sente in dovere, dopo 7 giornate di campionato, di esprimere il proprio disappunto per le direzioni arbitrali che stanno pesantemente condizionando il proseguo del nostro campionato.
A inizio anno Mi ero promesso di non intervenire mai sulle questioni Arbitrali, anzi, in strettissima collaborazione con altre società di calcio e dopo aver parlato con la Lega e L’Aia, avevamo deciso di aiutare questi ragazzi che la domenica sono impegnati a svolgere un duro lavoro.
La nostra è una squadra fondata su principi di lealtà sportiva e di rispetto per gli avversari, molti dei nostri ragazzi fanno salti mortali per portare avanti il nostro progetto sportivo e il nostro spirito associativo, come altrettanto noi altri dirigenti, che ci impegniamo ogni santissimo giorno a preparare le partite della domenica. Investiamo soldi, tempo e stress mentali che non si può nemmeno immaginare e poi ci ritroviamo ad andare a Bova a giocarcela con una delle prime del campionato in formazione rimaneggiata e ci vediamo subire l’ennesimo torto arbitrale, fuorigioco di almeno 2 metri troppo evidente per fare finta di niente, tornando a casa ancora senza punti.
Ci siamo veramente seccati di stare in silenzio, non lo meritiamo noi, non lo merita la squadra, non lo meritano i tanti sostenitori che ci seguono. E poi che dire…. Si va a giocare a Bova e mandano ad arbitrare un’arbitro di Melito Porto Salvo? Ora chiedo a tutta l’A.I.A. e a chi di competenza fa le designazioni, un po’ di attenzione in più a riguardo, perché tutto questo è inaccettabile, anzi, insopportabile, soprattutto per chi si impegna a fare calcio come lo fa la Ludos Vecchia Miniera. Di pazienza ne abbiamo avuta abbastanza. Ora Basta. Scusate lo sfogo però era doveroso farlo perché rispetto troppo la mia squadra e so che meritiamo di più, la classifica e bugiarda e il tempo ci darà Ragione . Prima o poi la ruota girerà per il verso giusto.
Il Direttore Sportivo della Ludos Vecchia Miniera
Alessandro Criaco.
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