Croce Valanidi – Partita al cardiopalma quella andata in scena questo pomeriggio al Longhi Bovetto, come testimonia il finale thriller, con continui capovolgimenti di fronte ed un rigore fallito da Lombardo proprio sui titoli di coda.Partendo da quest’ultimo episodio, a recriminare sono di più i locali, che hanno sprecato tante occasioni specialmente nella ripresa. Gli ospiti invece si sono mostrati molto cinici, tramutando in due realizzazioni le tre palle-gol create durante la sfida.
AVANTI COL TRIDENTE- Schieramenti identici da parte delle due squadre, che affrontano la gara con il 4-3-3. Cara, che deve fare i conti con la squalifica di Buonarrigo, schiera Siclari e Zavettieri nelle corsie esterne e arretra Fascì a centrocampo, con Pennestrì sulla linea degli attaccanti. Quest’ultimo, autore di una buona partita, è all’esordio davanti al proprio pubblico, dopo il trasferimento di due settimane fa dal Greffa Mosorrofa. Gli ospiti invece schierano il trio d’attacco composto da Brancati Mariano, Coppola e Giovanni Surace.
SURACE RISPONDE A PENNESTRI’– I primi minuti sono di studio. Per vedere un tiro bisogna aspettare il quarto d’ora, con Marino che fallisce un “rigore in movimento” dopo una respinta della difesa avversaria, in seguito ad un servizio di Ioculano dalla sinistra. Da questo momento in poi, è un monologo Gbi, ma i reggini sprecano veramente la qualunque. Dal 18′ al 31′ ci provano Falcomatà , Fascì e Marino, ma Misale è impeccabile. Al 35′, arriva il meritato vantaggioreggino. L’azione comincia dalle retrovie, con un lancio a cercare la testa di Ioculano; il numero 9 tocca quel tanto che basta per servire Falcomatà , che va in velocità fino all’area di rigore e si fa respingere il tiro dal portiere. Sulla ribattuta si avventa Pennestrì, che si gira e conclude a porta vuota. Neanche il tempo di rimettere il pallone al centro, che l’undici di Cara potrebbe raddoppiare: questa volta è Ioculano a trovarsi a tu per tu con l’estremo difensore, in seguito ad un filtrante di Marino. Il centravanti di casa sfiora la traversa da terra, dopo un leggero contatto con il difensore avversario. Nell’occasione, si registrano le proteste locali, per un presunto calcio di rigore non fischiato dall’arbitro. Il Gbi potrebbe chiudere il match da un momento all’altro, ma è proprio nel periodo migliore dei padroni di casa che arriva la doccia fredda. Prima del duplice fischio infatti, GiovanniSurace serve Coppola, che in area salta facilmente un difensore e conclude alla destra di un incolpevole Fortugno.
MISALE IPNOTIZZA LOMBARDO- Al rientro in campo, Misale lascia Mazzeo negli spogliatoi e inserisce Gullace al centro dell difesa. All’8′, arriva l’inaspettato vantaggio del Real Messignadi. Giovanni Surace, autore dell’assist in occasione della prima marcatura, stavolta fa tutto da solo, segnando un gran gol dal limite dell’area con un fendente imprendibile per Fortugno. I padroni di casa subiscono il contraccolpo dal punto di vista del morale, andando in confusione totale per circa un quarto d’ora. L’appannamento e gli errori nel palleggio, sono spezzati da una punizione dal limite di Pellicanò, che di potenza sfiora la traversa. Gli ospiti dal canto loro, hanno la possibilità di chiudere la gara, ma non lo fanno, preferendo contenere. A punire l’atteggiamento del Real, è il neo-entrato Alati, ancora una volta decisivo appena chiamato in causa. Il brevilineo esterno locale sfonda sulla sinistra, arriva fino al limite e dopo essersi accentrato calcia sul palo del portiere, salvando i suoi dal ko interno. Da questo momento saltano gli schemi, le squadre si allungano e le occasioni fioccano. Al 32′ è Pennestrì a sgusciare velocissimo da centrocampo, saltando un paio di marcatori prima di farsi fermare in uscita da Misale. Nell’occasione, l’attaccante autore del primo gol si infortuna, e deve lasciare il posto a Crea. Al 38′ la chance madornale è per Mariano Brancati. Il numero 7 ospite spara clamorosamente alto davanti al portiere, dopo un servizio dal limite di Brancati. Poi è di nuovo Ravagnese, con Crea che si fa respingere un tiro da Paolo Misale e Ioculano che sfiora il palo da buona posizione. Al 43′, l’occasionissima per i biancazzurri. In seguito ad una mischia in area, Falcomatà stoppa il pallone a terra, prima di esserer toccato da un difensore: l’arbitro non ha alcun dubbio, e concede il calcio di rigore nonostante le furibonde proteste ospiti (secondo il direttore di gara quelle di Macheda sono troppo esagerate, ed il difensore viene espulso per proteste). Sul dischetto ci va Lombardo, che però si fa ipnotizzare da Misale: il portiere si tuffa alla sua sinistra e respinge, mandando alle statistiche finali il 2-2.
Per le occasioni create, come detto prima il Gbi avrebbe meritato la vittoria, ma è giusto fare i complimenti ad un Real Messignadi che non ha mollato mai. Nel prossimo week end, altro scontro diretto per la formazione allenata da Cara, che andrà a Scilla per provare a riprendersi la quarta posizione. Per il Real invece, scontro-salvezza contro l’Altopiano, penultimo in classifica.
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