Crisi senza fine. La Reggina fa risorgere anche l’Ischia che contro gli amaranto trova la propria prima vittoria casalinga stagionale. Due reti nei primi minuti della ripresa condannano una Reggina protagonista di un’ulteriore prestazione imbarazzante. Espulso Dall’Oglio. Con il Benevento capolista, nel prossimo turno, la Reggina dovrà rinunciare anche a Rizzo e Di Lorenzo, anch’essi appiedati dal giudice sportivo.
E’ il debutto della Reggina di Tortelli e Padovano ma non c’è spazio per suggestioni, sentimenti, poesia. “Buona la prima”, non può che esser questo l’imperativo in casa amaranto per una gara che non ammette passi falsi. Al fischio d’inizio gli amaranto guardano tutti dal basso verso l’alto. La classifica è una minaccia giornata dopo giornata divenuta più concreta, pressante. L’ultimo posto diventerà presto una sentenza, senza una reazione che agli amaranto non è più concesso rimandare.
Si incontrano due squadre, Reggina ed Ischia, in piena crisi. Così come gli amaranto, anche i campani hanno cambiato guida tecnica e, per l’occasione, si affidano anche ad un nuovo sistema di gioco, il 3-4-3. Contrariamente alle attese, Tortelli conferma la difesa a 4. La variante tattica è Salandria: in fase di possesso, il centrocampista avanza la posizione disegnando la Reggina in un 4-2-3-1. Quando il pallone è dell’avversario, Salandria scala sulla fascia sinistra con Insigne sulla destra per un abbottonato 4-4-2. Le mosse tattiche soffocano una partita incapace di offrire il minimo contenuto fino al minuto 40 quando, contro ogni pronostico, la contesa esplode.
Louzada dal cuore dell’area piccola può sfruttare un coraggioso inserimento di Salandria ma il suo controllo di petto è approssimativo e quando trova il tempo per la conclusione il portiere ischitano ha già recuperato la posizione e si oppone. Passano pochi secondi ed è Insigne a presentarsi davanti a Giordano con il pallone sul piede migliore: il suo sinistro timido, fiacco, molle è la perfetta metafora della Reggina attuale. Due comode occasioni sprecate dagli amaranto e la squadra dello Stretto, prima dell’intervallo, deve perfino affidarsi ad un miracolo di Kovacsik per non andare clamorosamente sotto con il primo tiro in porta dei padroni di casa.
Campanello d’allarme che non viene colto dalla Reggina che non fa in tempo ad iniziare la ripresa per ritrovarsi già sotto. Passano 30 secondi e Di Lorenzo è (misteriosamente) fuori posizione, Insigne segue senza successo l’inserimento dell’esterno campano che trova Ciotola libero sul secondo palo: il destro al volo, a colpo sicuro, termina sulla traversa e viene corretto in rete da uno sfortunato rimpallo che punisce Kovacsik, la Reggina e la sua difesa ancora una volta disattenta, dormiente, colpevole. Lo schiaffo diventa una mazzata quando pochi minuti più tardi Fiandaca trova il jolly dalla distanza sorprendendo il portiere amaranto nell’occasione tutt’altro che impeccabile. La sentenza sulla gara giunge un minuto dopo: Dall’Oglio ritiene che il doppio svantaggio non sia un ostacolo sufficiente sull’impervia strada della Reggina e guadagna un’espulsione che fa il paio con quella sanguinosa ottenuta da Rizzo con la Salernitana.
La mezzora che segue è uno straziante esercizio di possesso palla dell’Ischia con la Reggina incapace di organizzare anche una parvenza di reazione. Entrano Maimone, Viola, Masini ma il sipario è già calato: l’Ischia conquista la sua prima vittoria casalinga stagionale, ancora un tabù infranto da una Reggina che anche oggi, per l’ennesima volta, ha offerto uno spettacolo indecente.
Gianpiero Versace
Commenti