Un occhio vigile, sulla Reggina. Una bandiera in campo, da anni in seno alla società con diversi ruoli. Simone Giacchetta, ospite di Tutti figli di Pianca, su Touring 104, riconosce la delicatezza del momento attraversato dalla squadra dello Stretto. “Siamo in difficoltà ed ogni pallone, quando sei in fondo alla classifica, genera ansia, incertezza, preoccupazione. Bisogna reagire, prima o poi riusciremo ad orientare a nostro favore anche quei piccoli episodi che poi indirizzano le partite in una categoria così equilibrata come questa Lega Pro”. Il momento di svolta, in negativo, potrebbe esser individuato nella debacle del D’Ippolito. “La partita di Lamezia è stata un bivio, imboccato dal lato sbagliato. Avevamo l’opportunità di rinsaldare ulteriormente il legame con la tifoseria, l’abbiamo sprecata, purtroppo. C’è ancora modo di ripartire, è necessario trovare la forza di farlo in fretta”.
Da inizio stagione, a differenza del recente passato, Giacchetta ha vissuto meno la quotidianità del Centro S. Agata. “Sto vedendo tantissime partite in Italia ed in Europa per cercare di individuare nuovi giovani che possano andare a rimpolpare quel serbatoio, il nostro settore giovanile, che è stato fondamentale per la sopravvivenza del Club e che, a causa delle note contingenze, è stato un po’ svuotato di recente”, spiega “Jack”. L’attualità vede la Reggina pronta ad uno scontro diretto per la salvezza. “Ischia mi ricorda una partita drammatica che, però, fu fondamentale per il futuro del nostro Club. Era il 1992, vincemmo quella gara (gol dello stesso Giacchetta e di Mariotto). Se fossimo retrocessi, la Reggina sarebbe scomparsa. Riuscimmo, anche grazie a quella vittoria, ad ottenere una salvezza vitale che diede poi il via a quella favola che ha portato la nostra squadra al vertice del calcio italiano”.
L’augurio è, dunque, che la storia possa ripetersi a distanza di oltre 20 anni. Di cosa ha bisogno la Reggina per rialzarsi? “Non ci sono formule magiche. Il problema principale, adesso, è l’autostima della squadra. La Reggina ha bisogno di trovare un risultato positivo che possa spazzare via qualche nube che da troppo tempo grava sul cielo amaranto. Speriamo che questa gara di Ischia, dunque, possa avere un significato di rinascita come la ebbe quella di tanti anni fa. Il campionato è ancora lungo – conclude Giacchetta – possiamo raggiungere l’obiettivo”.
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