La Reggina ha smarrito la via. Cambio di modulo, ritiro anticipato, esclusioni eccellenti: nulla di tutto ciò è servito, per allontanare gli spettri di una crisi che a questo punto rischia di diventare irreversibile Anche a Melfi, gli amaranto hanno finito con l’essere sovrastati dal punto di vista del ritmo e dell’intensità : una figuraccia quella rimediata in casa dei gialloverdi lucani, i quali fino ad oggi non erano riusciti a vincere neanche una partita. Specie nella ripresa, si è rivista la stessa squadra di Lamezia, anche se il risultato è stato meno mortificante.
Questa squadra, fino alla partita con la Lupa Roma, aveva comunque fatto vedere degli aspetti positivi, nonostante le carenze sotto gli occhi di tutti ed i troppi punti buttati via. Da tre gare a questa parte invece, da salvare c’è poco o nulla. Una involuzione che è andata di pari passo con le prime penalizzazioni? Difficile stabilirlo, fermo restando che se così fosse il quadro sarebbe ancora più catastrofico, in quanto denoterebbe la totale assenza di carattere.
Il crollo, è testimoniato anche dai numeri: contro quattro squadre alla portata infatti, nelle ultime quattro giornate gli amaranto hanno racimolato appena due punti, incassando la quinta sconfitta esterna di fila. Pareggio in casa, sconfitta fuori. Inutile girarci intorno, continuando di questo passo l’incubo del calcio dilettantistico, scongiurato al fotofinish lo scorso luglio negli uffici della Lega, si andrà a materializzare sul campo a fine stagione…
f.i.-rnp
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