Il pensiero del tecnico di Cariati, a margine della sfida contro l’Aversa.
“Ci sono cose che oggi non mi sono piaciute. Non ho gradito l’atteggiamento della squadra su alcune ripartenze. Certe situazioni di pericolo sono allucinanti, e non bisogna concedere spazi con questa regolarità. Che poi si continui a sbagliare tanto sottoporta, sì, è un dato di fatto, ma non posso farci niente. Le occasioni le creiamo, ma il problema è che non riusciamo ad essere incisivi. Negli ultimi venti minuti abbiamo mutato impostazione di gioco, nel senso che ci siamo basati più sulle giocate individuali che sul collettivo. Era l’unico modo di pungere contro una squadra schierata con cinque difensori e tre mediani a protezione del reparto. Siamo arrivati a tu per tu con il portiere e abbiamo sbagliato. Tocca a me cercare una soluzione. Qualcosa andrà necessariamente cambiato. Un conto è giocare con le tre punte, ma con nessuno che dà una mano dietro; un conto, invece, è giocare a due, ed essere più coperti
Problema mentale? Questo non lo so. A turno tutti hanno avuto occasioni da gol, ma a parte Inigne e Louzada qui non segna nessuno. Anche i difensori che vanno a saltare possono far gol. Il problema è che poi sbagliamo anche noi, e gli avversari ci puniscono alla prima occasione. Sono del parere che bisogna giocare al 110%, e i grandi devono trascinare i giovani nell’arco dell’incontro. Va precisato, però, che senza penalizzazione avremmo dieci punti, che sarebbero giusti per la Reggina. Tocca però lavorare, per riuscire a riprenderci da questa situazione e recuperare qualcosa.
I tifosi? Ho parlato con loro. Hanno tutte le ragioni del mondo per essere delusi, ma li sentivo amareggiati ancora per il risultato di Lamezia. Vogliono gioire con noi, ma bisogna farci forza insieme. Se una squadra così giovane viene fischiata, si trovano delle difficoltà aggiuntive.
Cambio di modulo? Bisogna lavorarci con gli effettivi giusti. Qualcosa dovrò fare. A tre o a quattro il gol lo regaliamo sempre, a questo punto giochiamo più coperti. Ad ora serve cattiveria, per segnare e venire fuori da questa situazione”.
fer.iel. Rnp
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