Reggina attesa da una gara, forse, senza ritorno: al Granillo è di scena l’Aversa Normanna in uno scontro-salvezza tra le ultime della classe. Interrotto il silenzio stampa, Cozza incontra gli organi d’informazione per presentare il prossimo match, di fondamentale importanza per rialzare la testa dopo un periodo buio e iniziare a risalire la classifica.
Si aspettava, il tecnico amaranto, che la gara con l’Aversa potesse esser così decisiva? “Questo dice la graduatoria – spiega Cozza – ma senza la penalizzazione saremmo a metà classifica. Sarà uno scontro diretto per la salvezza molto delicato ma qualunque risultato venga fuori, il campionato non finisce domani. L’approccio dovrà essere quello di chi deve incontrare una squadra importante, non dobbiamo pensare al loro nome, al nostro blasone. Per vincere questa gara dovremmo essere tutti al 100%, nell’arco dell’intero incontro”.
Nel turno di Coppa, Cozza ha sperimentato uomini e modulo. “Con il Cosenza volevo capire chi era pronto, chi può essere utile in futuro. Cetrangolo l’ho voluto provare per capire che può fare il secondo, ha fatto bene ma non va giudicato per una partita. Ho fatto scelte sui 14-15 titolari, l’ossatura di base, punterò su di loro sino a gennaio. Ora c’è bisogno di fare scelte importanti per ottenere risultati”.
Scelte importanti, appunto, che potranno coinvolgere il reparto avanzato fino ad oggi, per usare un eufemismo, poco prolifico eccezion fatta per Insigne ed una difesa che continua a prodursi in svarioni che risultano puntualmente fatali. “Tutti mi chiedono di Insigne,Viola, Masini, Louzada. La verità – parole di Cozza – è che di gol, ad eccezione del primo, ne ho visti pochi. Devono dare tutti qualcosa in più. Serve cattiveria. Abbiamo recuperato Di Michele che domani verrà in panchina, mi dispiace non averli mai avuti tutti a disposizione. Ho rivisto le partite disputate fino ad oggi, tutti i gol sono arrivati su errori individuali. Dobbiamo migliorare e farlo in fretta”.
Anno zero degli amaranto. Una stagione di ripartenza, per costruire un nuovo futuro dopo aver visto il baratro, quest’estate, vicinissimo. “E’ un’annata nella quale dovremo sanare le difficoltà attraversate dalla Reggina nelle ultime stagioni. La nostra gente deve stare vicino alla squadra, consapevole che potrà capitare di prendere qualche bastonata come a Lamezia. Certo, non con quell’atteggiamento…”, Cozza non fa sconti ai suoi. “Una partita si può anche sbagliare, in campo però si deve dare il massimo. Non ho letto quello che ha detto il presidente Foti nel dopo gara, ero troppo amareggiato perchè non ho visto la prestazione che mi sarei aspettato. C’è grande voglia di ripartire adesso per riscattarci. Accetto le critiche, il momento è delicato: quello che posso garantire è che qui si lavori duro per il bene della Reggina”.
La Reggina soffre. Una classifica pericolante, una penalizzazione già in archivio ed altre che potranno arrivare a minacciare ulteriormente il futuro. Cozza non si intimorisce e fissa l’obiettivo. “Sappiamo di non poter fare un campionato da metà classifica in su, a Lamezia si sono evidenziate tutte le lacune di questa squadra. Sono tranquillo, sapevo a cosa andavo incontro quando ho scelto la Reggina, sapevo di dover convivere con delle difficoltà . Il Presidente ci ha chiesto la salvezza – conclude – in un modo o nell’altro la dovremo raggiungere”.
Dal Centro S.Agata
Pasquale Romano
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