Estremo difensore della Reggina in A per due stagioni, poi una lunghissima esperienza al Parma fino al ritiro al termine della passata stagione. Nicola Pavarini, in Emilia, ha avuto come compagno di squadra un ex capitano amaranto, Lucarelli. Ecco l’aneddoto. “Con Alessandro guardavamo subito il risultato della Reggina a fine incontro”, racconta il portiere ospite quest’oggi di Touring 104 durante Tutti figli di Pianca. “Dispiace tantissimo che un Club così blasonato, una città così importante con una tifoseria così ampia viva un momento di tale difficoltà ma c’è la possibilità di ripartire, ne sono certo. La Reggina ha basi solide ed una società seria”.
Profondamente diversa da quella attuale la Reggina di cui lui è stato protagonista. “Una squadra vera. Ben costruita dal Presidente, allenata ottimamente da Mazzarri, che aveva una gran voglia di portare in alto il nome della Reggina”. Pavarini durante l’esperienza in riva allo Stretto fu sempre in concorrenza per la maglia da titolare. “Sono state situazioni diverse, con Soviero c’è stato meno ballottaggio. Quella stagione, salvo per un periodo e poche altre occasioni giocai io. Con Ivan (Pelizzoli, ndr) invece, era diverso. Lui era arrivato dalla Roma, si fece male e rientrò solo alla fine, presi il suo posto durante l’assenza. L’alternanza in porta non è mai una situazione semplice. Ho avuto un buon rapporto con entrambi in ogni caso, c’è stato sempre grande rispetto”.
Momenti bellissimi ed altri meno felici, come i derby con il Messina o il brutto infortunio a Treviso. “L’entrata di Pinga mi costò sei mesi di stop e dolori che mi porto dietro ancora oggi”. Tuttavia, il bilancio resta decisamente favorevole. “Sono stati due anni fantastici – conclude Pavarini – le cose belle, positive, straordinarie vissute a Reggio e con la Reggina resteranno comunque, sempre, in grandissima maggioranza”.
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