Reggina, è il giorno zero. Tra rimpianti ed errori non c’è più tempo per crescere..

“Abbiamo sprecato l’ennesima occasione. C’è rabbia perché so questi punti non li ritroveremo per strada”. Francesco Cozza è stato sin troppo ottimista: nessun bisogno di aspettare settimane o mesi, la Reggina già si ritrova a guardare al percorso sin qui intrapreso con amarezza. La penalizzazione di 4 punti ha allargato i rimpianti, condensati dalla paura per una classifica che scaccia gli amaranto nelle retrovie. In almeno tre occasioni la Reggina non ha raccolto quanto seminato con la prestazione nei 90 minuti. Il derby con il Messina, la trasferta sul campo della Juve Stabia, l’ultimo impegno con la Lupa Roma. Sette, quantomeno, i punti che gli amaranto avrebbero meritato, uno quello effettivamente incamerato.

Disattenzioni difensive evitabili e un patrimonio di occasioni da rete dilapidato, queste le note dolenti che hanno sensibilmente ostacolato il cammino di Rizzo e compagni. Il tecnico amaranto non può che ripetere il ritornello, legato all’età media piuttosto bassa dei giocatori a disposizione e ad una Reggina che in questo campionato riparte da zero, senza nessuna pretesa. L’obiettivo stagionale non è mai stato chiarito sino in fondo, l’univoca interpretazione riguarda il mantenimento della categoria, ultimo avamposto prima dell’inferno dei dilettanti. La realtà odierna, successiva alla penalizzazione (l’ultima o la prima?), vede la Reggina sull’orlo del precipizio. Giusto non farsi prendere dall’ansia, il destino è ancora tutto da scrivere e inoltre i valori generali degli amaranto paiono superiori alle contendenti in zona salvezza. Il deja-vù però è servito: se si riavvolge il nastro di dodici mesi è facile notare le stesse ‘certezze’, poi disattese. La fretta può essere il nemico principale, l’obbligo del risultato è il peggiore dei mali per una squadra che ha pochissimi elementi con la conoscenza di battaglie e campi infuocati. A Francesco Cozza il compito di risolvere i problemi di gioco nelle due aree di rigore. E far crescere il più in fretta possibile la sua Reggina, il tempo è scaduto…

 

Pasquale Romano -rnp-