Terra di passione. La dolce parabola della Lupa Roma è paragonabile a quella di Stefano Tajarol, attaccante della formazione laziale. Una carriera spesa tra i dilettanti, per ‘hobby’. Il campo spelacchiato della domenica infatti era il premio dopo una settimana da operaio, o alla guida di un camion. Classe 1981, a quasi 34 anni Tajarol è sbarcato tra i professionisti, con la maglia della Lupa Roma. Un salto meritato, figlio di un’ostinazione feroce e più di 200 gol. Incredibile la media realizzativa, infortuni a parte Tajarol è sempre andato (almeno) in doppia cifra. Un killer dell’area di rigore, conteso da tutti i club dilettantistici che puntavano al salto di categoria.
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Magica l’annata del 2007: con la maglia del Palestrina arrivano 36 gol in 36 partite e la promozione in Eccellenza. Prima dell’arrivo alla Lupa Roma, quattro anni ricchi di soddisfazione con il San Cesareo. Dal 2009 al 2013 arrivano due promozioni (dalla Promozione alla serie D) e ben 97 gol, segno di un vizio che non mostra alcuna stanchezza. Rispetto alla spaventosa media esibita in 15 anni di carriera, nella scorsa stagione ‘soltanto’ 13 gol con la Lupa Roma per Tajarol. Ma finalmente la grande occasione, inseguita per tre lustri. Il calcio professionistico accoglie con colpevole ritardo l’attaccante operaio. Protagonista di una di quelle storie che fanno bene a uno sport spesso preda di veleni e polemiche.
p.r. – rnp
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foto: gazzettaregionale.it
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