Ritorno alla sterilità offensiva, unito ad un clamoroso errore individuale. Una sconfitta che lascia decisamente l’amaro in bocca, quella incassata dalla Reggina sul campo del Matera.
Ciccio Cozza non può essere soddisfatto di come i suoi hanno incassato il quarto stop in otto gare, proprio quando il pareggio sembrava a portata di mano. Al contrario, Gaetano Auteri sorride di gusto: il tecnico materano (in tribuna causa squalifica, a farne le veci a bordo campo c’era il vice, Cassia, indovina la mossa Albadoro, ed insieme ai suoi ragazzi cancella subito il ko di Caserta.
Eppure, il primo tempo era stato sostanzialmente equilibrato, con l’undici di Cozza che per buoni 30 minuti si era proposto in modo autoritario e spigliato, dando l’impressione di prendere il sopravvento soprattutto in mezzo. Occasioni da una parte e dall’altra, con i due portieri in bella mostra e gli attacchi apparsi oltremodo spuntati. Sul fronte materano lo schema sembrava essere “palla a Madonia”, con il numero 10 che compariva praticamente in ogni zona del campo ed ispirava i maggiori pericoli dei suoi. Dal lato opposto invece, era Insigne a creare i pericoli maggiori, finendo però col predicare nel deserto, vista l’abulicità di Louzada ed Insigne.
E’ nella ripresa, che il match si spacca in due. Il Matera prende campo, grazie anche alla crescita di Letizia, anche se negli ultimi 16 metri la freddezza continua a fare a pugni con la generosità . Cozza capisce che la situazione si sta facendo troppo complicata, ed allora manda in soffitta il 4-3-3, passando al 5-3-2 già visto a Castellammare: Maita rileva Masini, Rizzo scala nuovamente nelle retrovie. La mossa non porta i frutti sperati, la manovra amaranto si spegne minuto dopo minuto. Auteri risponde con un doppio cambio, togliendo Gotti e lo statico Guerra ed inserendo Di Noia ed Albadoro. Il primo, vicinissimo alla Reggina fino all’ultimo giorno di mercato, gioca nella posizione un pò insolita di esterno, mentre il secondo finirà col decidere la partita, sfruttando l’incredibile errore di Camilleri. Risolto a proprio favore il match, ai lucani non rimane che amministrare saggiamente nel finale.
Si, il Matera ci ha creduto di più, ma la Reggina, carenze e gioventuù a parte, deve fare mea culpa, sperando che il problema alla spalla accusato da Insigne sia di lieve entità …
f.i. – Reggionelpallone.it
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