Negli ultimi anni, diversi allenatori hanno ribadito l’importanza di avere in organico elementi duttili, che permettano di variare sistema tattico e movimenti di squadra a seconda delle necessità . Nelle ultime settimane Cozza ha rimarcato il concetto, variando schemi e posizione in campo di alcuni elementi. Giovanni Di Lorenzo (nella foto) è il ‘trasformista’ per eccellenza. Terzino destro, sinistro, esterno in un centrocampo a cinque, centrale difensivo: duttilità importante per il tecnico di Cariati, che nell’ultima gara di campionato l’ha riportato nel cuore del reparto arretrato (posizione prediletta dal diretto interessato) ricevendo risposte confortanti.
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Giuseppe Rizzo è il secondo elemento che sposta gli equilibri tattici della fomazione amaranto. Naturalmente centrocampista di interdizione, l’ex Pescara in un paio di circostanze è stato arretrato in difesa, con il compito principale di far partire l’azione. Anche in questo caso sono arrivate prestazioni positive, la prova scintillante nel derby con il Cosenza però ‘consiglia’ al tecnico amaranto di mantenerlo nel reparto mediano. La strepitosa intesa con Insigne ha permesso alla Reggina di portarsi subito sul 2 a 0, chiudendo a doppia mandata il derby con i rossoblù. Premiata anche la scelta di affidarsi a Ungaro, mossa che ha contribuito nel mantenere finalmente la porta inviolata. Il difensore classe ’87, dopo una carriera vissuta al centro della difesa, ha dimostrato di poter essere una valida alternativa a Di Lorenzo sulla destra.
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pa.rom. – rnp
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