Della storia calcistica del Matera, Gigi De Canio ricopre un ruolo importante. Nato e cresciuto nella città della Basilicata, l’ex tecnico amaranto ha esordito in maglia biancoazzurra nel 1975. Emozioni positive e negative già in avvio di carriera. Nella prima stagione tra i professionisti De Canio conosce l’amaro della retrocessione, la serie C però viene prontamente riconquistata nel campionato ’75-76. Passato in altri club, si concretizza due volte il ritorno in biancoazzurro, più di una semplice società per De Canio. Fedeltà testimoniata dalle 221 presenze, che lo collocano al quinto posto assoluto nella storia del Matera.
Da tecnico, De Canio si ritrova quasi subito ‘nemico’ del Matera. Allenatore del Pisticci, nella stagione ’90-91 sfiora la promozione, ottenuta proprio dai lucani. Mai il percorso professionale si è unito al club del cuore, positiva invece l’esperienza in amaranto. Subentrato a Bortolo Mutti in riva allo Stretto, ottiene la salvezza in serie A dopo lo spareggio con l’Atalanta. Con De Canio sulla panchina amaranto, la Reggina (specie al Granillo) è riuscita a coniugare bel gioco e risultati, con l’ovvia soddisfazione dei tifosi. Spesso, nelle gare interne, il tecnico lucano schierava in contemporanea Di Michele, Cozza, Nakamura e Bonazzoli. Sabato la sfida in terza serie tra il Matera e la Reggina, facile prevedere da che parte penderà il cuore di De Canio, bandiera biancoazzurra.
p.r. – rnp
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