Profeta in patria. Mister Ferraro, già dalla vigilia, aveva predicato tanta attenzione per il match contro
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l’Orlandina. “Una squadra della quale si è fatto fatica a reperire informazioni” aveva dichiarato l’ex tecnico della Primavera della Reggina e le incertezze si sono tramutate in realtà quando al 9′ Maouel ha portato in vantaggio i siciliani. Anche stavolta i reggini devono attendere qualche minuto prima di prendere le giuste contromisure all’avversario, dimostratosi ostico soprattutto a centrocampo. Si tratta per l’Hinterreggio della prima vittoria in rimonta, seconda consecutiva, la terza stagionale, utile per proseguire sulla strada delle continuità . Si procede però sulla strada dell’umiltà : “Non montiamoci la testa, la stagione è ancora all’inizio” ha così commentato il bravo Forgione a fine gara. Proprio il centrocampista è stato il migliore in campo e non solo per la decisiva doppietta messa a segno.
Se il buongiorno si vede dal mattino, allora l’Hinterreggio può continuare a stupire. Per una squadra che ha dichiarato ad inizio anno le proprie ambizioni di salvezza, questi 10 punti ottenuti rappresentano un’importante dose di “fieno in cascina” che può tornare utile nei periodi di magra. Dall’altra parte non si può negare che in cinque giornate i reggini hanno dimostrato una grande organizzazione di gioco, condita inoltre dalla qualità e dalla duttilità dei singoli. Contro l’Orlandina, per esempio, Gallon si è trasformato da bomber ad attaccante di sacrificio, abile nel creare gli spazi per gli inserimenti dei propri compagni; Manganaro invece, pur arretrando a terzino non ha fatto mancare la sua spinta propulsiva sull’out mancino. Lieve flessione invece per i giovani Maesano e De Marco: il primo è stato quasi sempre pressato altissimo, il secondo invece si trovava spesso raddoppiato o triplicato nella metà campo avversaria. In assenza di spazi hanno fatto fatica a mettersi in evidenza, un po’ come Caruso che è riuscito a giocare meglio soltanto quando i siciliani sono rimasti in inferiorità numerica. In ultimo si può considerare positivo l’esordio dal primo minuto di Cianci che sarà chiamato a sostituire Scoppetta per altre due partite almeno. Pagato lo scotto dei primi minuti con qualche incertezza, il “gigante” di Ferraro è andato in crescendo col passare dei minuti, fino a trovare il giusto equilibrio per poter controllare agevolmente la sua zona di competenza. Trovare continuità in campo sarà fondamentale per l’ex Potendera che può davvero rappresentare un valore aggiunto per questa difesa.   Â
Trasferta complicata all’orizzonte per Lavrendi e soci. La neopromossa Frattese, terza a 7 punti, ha tutte le carte in regola per impensierire i biancoazzurri. Mancherà , come detto, Scoppetta, mentre Corso piano piano sta recuperando seppure resta al momento lontana la data del suo recupero. Si cercherà inoltre di migliorare le condizioni di Lavrendi e Bugatti che per la gara con l’Orlandina non sono arrivati al top: il primo ha giocato, facendo ancora la differenza, il secondo è invece rimasto in panchina.
Fabrizio Cantarella -rnp-
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