Qualcosa di più grande. Il Centenario della Reggina era partito con grandi ambizioni, come fosse il ‘Titanic’ è presto arrivato il naufragio. Gagliardi e Zanin hanno provato, invano, a salvare gli amaranto da un triste destino. L’ex tecnico amaranto ritorna su un epilogo che forse si sarebbe potuto evitare con maggiore collaborazione…: “Ripensando a distanza di alcuni mesi all’ultima esperienza con la Reggina, ho capito che probabilmente ero rimasto da solo a remare nel tentativo di conquistare la salvezza. Se è mancato il supporto della squadra o della società ? Preferisco non aggiungere altro, a buon intenditore poche parole…Se ho sbagliato in qualcosa, l’ho fatto in buonafede e in ogni caso ho pagato”.
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Zanin il compagno di un viaggio disperato. Gagliardi spende buone parole verso il collega veneto, rimasto senza panchina: “Ormai è diventato il mio ‘nipotino’ (ride, ndr) ci sentiamo spesso. Merita un’altra occasione, è un grande lavoratore e sa ascoltare. Solo con lui allenerei di nuovo in coppia, ma farà bene anche da solo“. Tanti i giovani scovati da Gagliardi nell’esperienza da osservatore, tra gli ultimi c’è il centrocampista Pambou. Il promettente francese è letteralmente sparito dai radar amaranto…: “Nemmeno io so che fine abbia fatto, non l’ho più visto o sentito dal termine della scorsa stagione. Sarebbe un peccato non vederlo presto in campo, si tratta di un ottimo prospetto. E’ un classe ’95 che al primo anno tra i professionisti ha fatto molto bene, partendo spesso titolare. Lo meritava davvero e i tifosi giustamente lo incitavano, non giocava certo perchè era nelle grazie del sottoscritto…”
p.r. – rnp
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