Rimane invariato lo scacchiere tattico di Pippo Pancaro che si affida al solito 4-4-2 costringendo Di Carmine, pedina fondamentale, a stringere i denti per esserci contro una Reggina dal volto nuovo; mister Cozza dopo due sconfitte e l’ultimo pareggio in casa contro il Barletta cambia a sorpresa lo schieramento dei suoi in campo, rinunciando al tridente, onnipresente fino ad oggi, in favore della superiorità numerica a centrocampo dove in cabina di regia c’è il giovane Maita. Si vede una Reggina propositiva che si affida spesso alle incursioni di Louzada chiamato in causa maggiormente secondo le direttive del mister amaranto. Nonostante la novità tattica dei calabresi la Juve Stabia ha volutamente difeso quasi tutta dietro la metà campo proponendosi in avanti sfruttando il contropiede classico.
Nei secondi quarantacinque minuti Pancaro cambia, cercando di dar maggior solidità al centrocampo, passando così a un 4-2-3-1 concedendo spazio all’ex di turno Bombagi. In circa due minuti prima Armellino poi Di Carmine sbloccano il match. La mossa in corso d’opera di Cozza, arriva invece a 20′ dalla fine, quando l’ingresso di Ammirati, che si va a posizionare sull’out destro, riporta Rizzo al centro del campo (al posto del numero 4, Di Lorenzo). Nel finale, sull’ennesima dormita difensiva, Romeo mette a segno la rete che regala i tre punti ai campani. Mister Cozza cerca il tutto per tutto gettando l’escluso Masini nella mischia ma la sfida si chiude con i padroni di casa che in rimonta si aggiudicano il match.
Giuseppe Foti-rnp
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