Giuseppe Rizzo in posizione di difensore centrale, è un’idea che in realtà nasce già dalla prima giornata, contro la Casertana. In quella occasione, Cozza schierò il calciatore messinese nelle retrovie, nel tentativo (riuscito) di recuperare lo svantaggio di 1-2.
Oggi, a Castellammare, l’inserimento di Rizzo nel cuore della difesa nasce invece dal cambio di modulo deciso dal tecnico. Un primo tempo sul velluto per il classe ’91, considerata anche la blanda manovra offensiva degli stabiesi, arrivati al limite del “non pervenuti”. L’unico affanno, relativo ai primi 45 minuti, è nato da una velocissima ripartenza che le “vespe” non hanno concretizzato.
Molto più movimentato il secondo tempo, che ha visto Rizzo esibirsi in una chiusura provvidenziale sul punteggio di 1-1 (nell’azione in questione, il numero 4 è stato bravo anche a non concedere nemmeno l’angolo). Dopo la chiusura che ha evitato guai seri, è arrivata l’ammonizione per fallo tattico ai danni del guizzante Vella, che si stava involando palla al piede verso la trequarti amaranto. In due occasioni, Rizzo ha provato anche a trasformare l’azione da difensiva ad offensiva, cercando il lancio lungo in profondità , prima per Insigne e poi per Louzada.
Negli ultimi 20 minuti, con l’ingresso di Salandria, il ritorno alla naturale posizione di centrocampista centrale. In questa seconda fase, poco o nulla da segnalare, se non un fallo ai suoi danni nei minuti di recupero, non sanzionato dal direttore di gara.
f.i-rnp
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