In campo a sorpresa, dopo lo spezzone nel derby. Nei primissimi minuti fatica a dividere la porzione di campo con Rizzo. Gli automatismi migliorano di minuto in minuto ed il ragazzo guadagna confidenza, con il campo ed i compagni. La personalità è nel bagaglio del centrocampista siciliano che non si limita alla giocata orizzontale. Una sua idea illumina Louzada alle spalle della linea difensiva campana, con il brasiliano che manca l’impatto fatale con il pallone per pochi centimetri. Tuttavia, questa predisposizione alla giocata verticale se alza l’indice di pericolosità della manovra fa lo stesso con la percentuale di errori.
Prezioso in fase di costruzione così come in fase difensiva quando aiuta Armellino e Dall’Oglio a mettere sistematicamente in inferiorità numerica i centrali di centrocampo di Pancaro. L’impostazione difensiva prevede l’uscita degli interni di centrocampo amaranto sui terzini avversari, a lui il compito di coprire la linea di passaggio sui mediani, a testimonianza della fiducia sulle nozioni tattiche del giovane centrocampista.
Se la Reggina si impone nel possesso palla è anche e soprattutto per la serenità di Maita nell’amministrare la sfera: al minuto 54 sale in cattedra con la verticalizzazione che spalanca la porta ad Armellino per il gol del momentaneo vantaggio. In debito d’ossigeno, considerato lo scarso minutaggio totalizzato fino ad oggi, lascia il posto ad Ammirati al 69’ al termine di una gara di grande sostanza e maturità .
Gianpiero Versace – Reggionelpallone.it
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