Due sconfitte consecutive alle spalle, una delicatissima sfida al Barletta all’orizzonte sempre più prossimo. Destano preoccupazione le performance degli amaranto che, in particolar modo al Via del Mare, hanno rievocato il fantasma della squadra retrocessa senza orgoglio nella passata stagione.
Sulle colonne della Gazzetta del Sud, il collega Zuccalà scrive. “A Lecce la Reggina ha dato l’impressione di esser ricaduta negli antichi vizi: avvio promettente, palle gol sprecate, una volta in svantaggio rassegnazione al peggio. Il Lecce sprintava, la Reggina si muoveva al rallenty: la sconfitta è suonata come una giusta punizione”.
Presto per far scattare l’allarme, considerate le incoraggianti prime uscite stagionali, sufficiente per porsi alcuni interrogativi.”Cosa succede? E’ svanito il magic moment, non c’è più voglia di combattere, è evaporato il propellente nel motore? Il momento è delicatissimo. Qualcuno ricorda che al Granillo la Reggina non vince da febbraio, qualcun’altro aspetta i punti di penalizzazione ormai imminenti e guarda al futuro in classifica con preoccupazione, se non si inverte la rotta. La giovane Reggina evidenzia sovente – conclude – le proprie ingenuità . Dovrà crescere, ma il processo di maturazione richiede tempo”.
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