L’esordio tra i professionisti a soli 15 anni contro l’Inter in Coppa Italia, in A un anno e mezzo dopo, la telenovela Chelsea, l’Europa League con la Juventus, il Cagliari. Eppure, nessuna maglia gli è rimasta addosso come quella del Barletta. Classe ’92, ma si fatica a ritenerlo un giovane. Le esperienze maturate hanno già fatto di Vincenzo Camilleri un uomo, deciso a far esplodere definitivamente il suo enorme talento in riva allo Stretto. Mercoledì al Granillo vivrà le suggestioni di una sfida, quella ai pugliesi, che lo coinvolge oltre il valore delle 37 presenze totalizzate con la maglia biancorossa.
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Nonostante la carta d’identità recitasse solo 22 anni, la fascia di capitano del Barletta dopo l’addio di Allegretti si era stretta al suo braccio. Riconoscimento per l’apporto decisivo offerto specie nella prima parte della sua esperienza in Puglia quando, sotto la guida di Nevio Orlandi, i biancorossi subirono soltanto due reti in 10 incontri, striscia positiva che risultò decisiva per centrare una salvezza che valse un’impresa.
Congedandosi dal Barletta, lo scorso maggio, il difensore siciliano affidò al suo profilo di Facebook una accorata lettera (CLICCA QUI) rivolta alla città di Barletta ed a tutti i tifosi biancorossi attraverso la quale espresse tutta la sua gratitudine e l’affetto che sempre lo legheranno alla piazza pugliese.
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Appuntamento al Granillo. Per Vincenzo Camilleri Reggina-Barletta non è, e non potrà essere, una gara come le altre…
g. ver. – Reggionelpallone.it
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