Al termine della rifinitura odierna, mister Ferraro ha incontrato la stampa presso i locali dell’Hinterreggio
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Village. Dall’analisi del prepartita contro il Torrecuso, è emerso come il tecnico non si fidi per nulla della compagine beneventana, rinforzata nell’attacco. Una partita che fungerà da banco di prova per i reggini, per confermare le buone premesse evidenziate nelle prime due giornate.Â
Torrecuso pericoloso in attacco- “Il Torrecuso è una buona squadra, allenata da uno storico tecnico per questa categoria, Delli Santi. Dal punto di vista dell’organico hanno modificato qualcosa, rinforzandosi nel reparto avanzato con gli innesti di Perna e Galizzi, oltre Alacri e Zerillo. Squadr più esperta dopo l’anno scorso? Se così fosse anche noi saremmo una squadra blasonata, ma così non è; siamo nella media. Dico questo perché l’esperienza la portano i giocatori e come detto in precedenza Perna e Galizzi danno esperienza e qualità ”.
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Si aspettava questa partenza? “Magari aspettiamo domani per dirlo. Le prime due partite certamente erano difficili alla vigilia e si sono confermate tali anche sul campo. Abbiamo dimostrato di avere una nostra identità , ma nel calcio il passato conta fino ad un certo punto. L’avversario di domani è molto ostico e sarà un banco di prova importante, superato il quale potremo avere la dimostrazione che quanto fatto sin qui sia stato o meno un fuoco di paglia”.
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Bugatti- “Lo abbiamo utilizzato per un’ora a Battipaglia. E’ in ritardo con la condizione ma lo aspetteremo e penso anche di sapere già quello che ci può dare e non parlo di vincerci le gare da solo, ma dovrà contribuire sia con i gol sia a fare rende al meglio i giocatori che gli girano accanto”.
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Maesano a centrocampo?- “E’ una opzione. Se la dobbiamo dire tutta, nelle giovanili della Reggina giocava in quel ruolo. E’ stata più una scoperta come terzino destro, visto che pure l’anno scorso ha giocato da centrale in difesa. Penso che sia un ruolo dove può fare bene. Sarà tenuta in considerazione questa variante solo se migliorativa del contesto generale”.
Fabrizio Cantarella -rnp-
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