La Reggina scopre di avere un amuleto da esibire al Via del Mare. Si chiama Alessio Viola, in Salento facciano già li scongiuri.
Stagione 2012/2013. Il Lecce precipita dalla A alla Lega Pro in un amen, cambia proprietà , vede stravolto il presente ed inizia a programmare il futuro. Con un pensiero fisso in testa: Serie B, subito. Rimangono molti calciatori che è corretto ritenere campioni per la categoria, giallorossi annunciati come un rullo pronto ad asfaltare le meno nobili concorrenti della terza serie. Così non sarà , anzi. Un avvio balbettante ed un prosieguo non eccezionale, considerate le premesse, sbarrano la strada verso la promozione diretta. Salentini ai playoff, finale contro la matricola Carpi, ritorno al Via del Mare: una formalità . Macchè. Sconfitta di misura in Emilia, pareggio al Via del Mare. Lacrime giallorosse, il Lecce condannato ad un altro anno di C.
Stagione 2013/2014. Il Lecce è tra le favorite d’obbligo, pur non partendo con lo stesso (giustificato) complesso di superiorità esibito dodici mesi prima. Tuttavia l’inizio di stagione questa volta non è balbettante ma disastroso e servirà una grande rimonta per agganciare il treno playoff. Impresa centrata, Lecce ancora una volta in finale, ad un passo dalla B. Avversario di turno il Frosinone: pari al Via del Mare, 3-1 al Matusa. Il Salento resta alla periferia del grande calcio, l’urlo si strozza ancora una volta in gola.
Un uomo, uno solo ha vissuto dal vivo entrambe le finali da avversario leccese. Vincendole. Si chiama Alessio Viola, una maledizione giallorossa.
Promozione nel 2013 con il Carpi, apoteosi il 7 giugno di quest’anno quando con il Frosinone sbatte in rete addirittura il pallone del 3-1 in finale e vola in B.
Cabala, nient’altro che un gioco. Ricorrenze storiche, curiosità . La sfida del Via del Mare si avvicina. Per superare una delle corazzate del campionato Cozza farà appello ad ogni risorsa: attenzione, l’anti-Lecce ha un nome ed un cognome…
Gianpiero Versace
Reggionelpallone.it
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