Il prossimo Lecce-Reggina riassume il recente passato di Fabrizio Melara. L’esterno classe ’86 ha conosciuto il campionato cadetto con gli amaranto, prima di tornare in Lega Pro.
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Prima la Reggina, poi il Lecce ora capitano di un ambizioso Benevento che dopo tre giornate guida la classifica con due vittorie e un pareggio. Quanto ti sono state utili le esperienze di Lecce e Reggio per maturare?
Sono state più che utili, direi importantissime, soprattutto la tappa di Reggio Calabria mi ha fatto maturare molto e come professionista e come uomo. La B era una categoria nuova per me, anche se abbiamo avuto degli alti e bassi mi ritengo soddisfatto di quello che ho fatto, anche se sono stato impiegato in un ruolo non mio mi è servito molto per la mia carriera e adesso posso solo trarre benefici per quanto fatto in riva allo Stretto.
Venerdì sera le tue due ultime squadre si affronteranno nell’anticipo della quarta giornata del girone C di Lega Pro. Che partita ti aspetti?
Sarà una bellissima partita. Due squadre di altissimo livello. Per me il Lecce è una squadra un po’ più esperta rispetto alla Reggina che, anche se partita un po’ in ritardo, ha elementi di qualità . Il Lecce ha qualcosa in più a livello d’esperienza in tutti i reparti però penso che la Reggina nonostante le difficoltà sia un’ottima squadra.
Partiamo da Lecce. Nella passata stagione sei arrivato in Puglia con tanta voglia di fare bene e hai dato il tuo contributo alla corsa dei salentini che si è interrotta solo in finale contro il Frosinone. Che ricordi hai della passata stagione e della piazza di Lecce?
Lecce è una piazza fantastica, una città bellissima. Non me l’aspettavo, sono rimasto allibito da ciò che ho visto. E’ un ambiente caldissimo, non c’entra nulla con la Lega Pro. Anche se siamo partiti male ci siamo ripresi e abbiamo fatto un buon campionato anche se io a gennaio su richiesta di mister Crimi mi sono trasferito a Benevento. Come detto Lecce è una piazza molto importante, con giocatori validissimi con Fabrizio Miccoli su tutti che ha scelto questa piazza per amore, se in piena forma potrebbe benissimo giocare ancora in serie A.
Prima di Lecce la parentesi amaranto. Arrivi alla Reggina nel gennaio del 2012 proprio durante la staffetta in panchina fra Breda e Gregucci. La stagione termina con un decimo posto degli amaranto e, dopo altri sei mesi in riva allo stretto passi al Carpi. Come valuti la tua esperienza nella Reggina?
A Reggio mi sono tolto tante soddisfazioni: oltre a fare una categoria nuova per me ho avuto la possibilità di allenarmi e giocare con elementi di categoria superiore come Emiliano Bonazzoli, Nicolas Viola e Simone Rizzato. Sono stato benissimo a Reggio, sono sincero, mi sono trovato molto bene anche con le persone al difuori della Reggina, ho diversi amici a Reggio e ancora oggi mi sento spesso con loro. La piazza mi ha trattato benissimo e la parentesi amaranto mi è servita a maturare sia come uomo sia come calciatore.
La passata stagione, anno del centenario per la Reggina, è arrivata una retrocessione molto dolorosa. Dopo il tuo addio hai continuato a seguire le sorti della tua ex squadra? Ti senti ancora con qualche compagno di allora?
Ho continuare a seguire assiduamente le sorti della Reggina e lo faccio tuttora. Reggio mi è rimasta nel cuore anche perché avevo mio figlio nato da poco e la gente mi è stata vicina facendomi sentire il proprio calore. Ho avuto il grande piacere di avere un incontro con il Presidente Foti che è un Presidente che ama veramente la Reggina e va aldilà dei suoi compiti spendendosi al 100% per la causa. Mi è dispiaciuto tantissimo per la retrocessione perché Reggio Calabria non è una piazza che merita la Lega Pro. Spero che si possa rimettere in corsa e ritorni nei palcoscenici più consoni alla storia di questo club.
Melara e Campagnacci insieme in maglia amaranto e insieme anche a Benevento. Quali sono gli obiettivi stagionali della tua squadra? La promozione in serie B è un obiettivo realistico?
Sognare non costa nulla. Siamo consapevoli di essere una squadra importante costruita per i piani alti della classifica, è inutile nascondersi. Ma sappiamo ugualmente che ci sono compagini come la stessa Reggina, il Lecce, il Catanzaro, la Salernitana insieme ad altre sette otto squadre che possono ambire al primo posto. Noi cercheremo di fare meglio dell’anno scorso, consapevoli dei nostri mezzi ma consci che ogni gara di questo girone è molto dura. Domenica scorsa contro il Savoia abbiamo rischiato e, come cali un po’ l’intensità , rischi di perdere punti preziosi anche con le squadre meno blasonate.
Con la riforma dei campionati il livello della Lega Pro è sicuramente salito. Il girone C, nello specifico, potrebbe essere considerato una sorta di serie B2 visto il livello delle squadre impegnate?
Assolutamente si. La stessa Reggina, nonostante sia partita in ritardo a causa dell’iscrizione in extremis all’ultimo giorno disponibile, ha un organico di altissimo livello. Giocatori come Marco Armellino, Beppe Rizzo, Jacopo Dall’Oglio sono elementi importantissimi per la categoria. A questo si aggiunge il fatto che Cozza è un ottimo allenatore e con questi ingredienti può tranquillamente puntare alla promozione.
Per chiudere vuoi rivolgere un saluto ai tuoi ex tifosi?
Saluto affettuosamente i tifosi amaranto e, come detto in precedenza, spero di rivedere presto la Reggina nei palcoscenici più consoni. Se lo merita la gente, Reggio Calabria e il Presidente Foti.
Danilo Santoro – rnp
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