Arrivato alla Reggina nella sessione invernale di mercato della stagione 2011/2012, Marco Armellino faticò inizialmente a trovare spazio. Il debutto, e che debutto, arrivò addirittura a marzo quando Angelo Gregucci lo lanciò in campo, da titolare, a Bari. La Reggina perse per 2-1 con una clamorosa ingenuità nei minuti di recupero, la rete amaranto fu proprio del giovane campano che firmò così la sua prima con la squadra dello Stretto e tra i cadetti. La stagione si chiuse con un interessante bottino di 10 presenze e 2 reti.
Nella finestra estiva, il Lecce bussò alle porte della Reggina. Con il cambio di proprietà e le vicissitudini che avevano relegato i salentini in terza serie c’era da allestire una formazione in grado di guadagnare subito il salto di categoria e mister Lerda, oggi come allora tecnico del Lecce, indicò Armellino quale una delle pedine fondamentali dello scacchiere che aveva in testa.
Incoraggiata dalle buoni impressioni suscitate dal mediano, dalle prospettive di una ulteriore valorizzazione in una stagione intera in B e dalle reticenze del calciatore a scendere nuovamente di categoria appena conosciuta la vetrina della cadetteria, la risposta della Reggina fu negativa.
Il racconto di quella trattativa mai decollata, nelle parole di Maurizio De Rosa, agente di Armellino, rilasciate allora ai colleghi di salentosport. “Armellino è incedibile – spiegò – la Reggina non vuole privarsene. Il presidente Foti non vuole lasciarlo partire anche se ad Antonio Tesoro il calciatore è sempre piaciuto e lo ha richiesto”.
Correva l’anno 2012. Venerdì, Armellino incrocia il Lecce e mister Lerda in una gara che avrebbe potuto disputare a maglie invertite nella speranza che la sua prestazione in campo possa acuire i rimpianti giallorossi per quel “no” del presidente Foti…
g.ver.
Reggionelpallone.it
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