11 novembre 1992, stadio Comunale di Reggio Calabria: l’ultima vittoria in terza serie della Reggina ai danni del Messina, porta la firma di Mino Bizzarri: un attaccante che a Reggio ha lasciato bellissimi ricordi, nonostante in quel periodo gli amaranto non occupassero certo posizioni di classifica lusinghiere.
Proprio alla vigilia di questa nuova edizione di Reggina-Messina, Bizzarri è stato ospite di “Tutti figli di Pianca“, storica trasmissione tornata quest’anno sulle frequenze di Radio Touring 104.
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CLASSIFICA BUGIARDA-E’ vero, quella Reggina lottava per non retrocedere, ma credo che i valori tecnici dell’organico fossero di gran lunga superiori rispetto a quanto sentenziasse la classifica. Probabilmente ci aspettavamo di competere per obiettivi diversi, e quando vedi che la realtà che ti si presenta dice il contrario, vai un pò in difficoltà anche in termini psicologici. Aver salvato Reggio dalla C2, rappresenta comunque un risultato importante, perchè in caso di retrocessione il club rischiava di fallire; l’aver mantenuto la categoria, ha invece consentito ai colori amaranto di poter ricostruire piano piano, fino ai grandi successi che sono poi arrivati.
LA STRANA COPPIA…Arrivai a Reggio a campionato iniziato, proprio come Simone Giacchetta: all’inizio, eravamo io e lui la coppia d’attacco. Mi dispiace se negli ultimi tempi ha ricevuto qualche critica come dirigente, in quanto lo ritengo una persona preparatissima, e credo che abbia fatto un buonissimo lavoro. Mi dispiace che la Reggina sia tornata in serie C, mi auguro possa riprendersi le platee che una piazza come questa merita. Il Presidente Foti è ancora al comando del club, proprio come 20 anni fa, e questo non è certo un caso: la sua esperienza, può dare quel qualcosa in più.
REGGINA-MESSINA? DECIDE BIZZARRI...Sono legatissimo a Reggio Calabria, anche perchè lì da voi è nato mio figlio. Il rapporto con la gente era eccezzionale, ricordo che la nostra Curva nel mio primo anno era quasi sempre piena, a dispetto della classifica. Il derby del 92/93? Sinceramente non ricordo la dinamica del gol, ma mi è rimasta impressa la passione dei nostri tifosi, il calore immenso con il quale ci hanno sostenuto. Il derby di stasera sarà una partita che vale doppio, proprio come all’epoca. Forza Reggio, andiamo a vincere!
PASSATO, PRESENTE E FUTURO- Da calciatore ero un rompiscatole, me ne sono reso conto solo dopo aver smesso. I compagni tuttavia, sopportavano il mio pessimo carattere in quanto sapevano che in campo davo tutto e rispondevo con i gol, e quando c’era da caricarsi il peso della squadra sulle spalle, non esitavo a farlo. Oggi invece, insegno calcio ai ragazzini: amo questo lavoro, sono certo che il mio futuro è nel settore giovanile. Qualche anno, fa potevo tornare a Reggio proprio per allenare i giovani, ma alla fine non se ne fece niente. Se Foti un giorno mi richiamasse? Ripeto, Reggio ce l’ho nel cuore, sarebbe bellissimo tornarci…
reggionelpallone.it
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