Impossibile dividere un cuore a metà . Bruno Bolchi, come fosse un navigante, ha vissuto entrambi gli umori e le tensioni del derby dello Stretto. Amaranto e giallorosso, colori contrapposti, si sono uniti nell’estrema professionalità di un tecnico che è riuscito nell’impresa di farsi volere bene da entrambe le tifoserie. Reggina e Messina tornano ad affrontarsi ad anni di distanza, per Bolchi è un tuffo nei ricordi, malinconico…: “Mi viene il magone a vedere una partita del genere in Lega Pro, meriterebbe categorie superiori. Tutti i derby sono sentiti ma questo è davvero unico, vissuto con una passione particolare. E’ come se si trattasse di due squadre della stessa città , che lottano per la supremazia territoriale“. Il nome di Bolchi è strettamente legato a una storica vittoria amaranto, firmata da Simonini, sul campo del Messina: “Quello è un ricordo legato ad un’altra serie di fotogrammi indimenticabili vissuti a Reggio Calabria. Vincere un derby in trasferta è forse l’apice delle soddisfazioni per una squadra e la sua tifoseria. Scegliere tra Reggina e Messina ? Per rispetto ad entrambe le esperienze vissute in panchina non mi sento di dare preferenze, di sicuro la promozione ottenuta in amaranto è un qualcosa di particolarmente prezioso“.
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Riguardo il prossimo derby tra Reggina e Messina, Bolchi confida di avere poca conoscenza delle due squadre ma si complimenta con i due capitani: “Difficile fare pronostici, non ho conoscenze adeguate per poter esprimere giudizi. Ho visto Corona andare in gol nell’ultima giornata di campionato, io ho avuto il piacere di allenarlo a Catanzaro. Lui e Di Michele sono esempi da seguire, giocatori con serietà e professionalità estreme, non si gioca sino a 40 anni per caso”. La Reggina, riscesa in terza serie dopo diversi lustri, si è affidata a Cozza per ripartire: “Si tratta di un giovane allenatore ma di un ex calciatore dalla lunga esperienza e di un certo spessore. Mi piace vedere i tecnici partire dal basso, significa che hanno umiltà , voglia di imparare. Se Foti ha affidato a lui la panchina vuol dire che è sicuro delle capacità di Cozza, potrà sfruttare il carisma per far crescere la squadra”.
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pa.rom. – rnp
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