Termina nel migliore dei modi la prima trasferta stagionale della Reggina. Gli amaranto si impongono per 2 a 1 sul campo della Paganese, le reti (entrambe nella ripresa) portano la firma di Dall’Oglio e Insigne. Di Deli il gol
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POCHI LAMPI – Cozza dà ancora fiducia a Masini nel centro del tridente tra Insigne e Di Michele, nessuna sorpresa nell’undici iniziale degli amaranto. Nei primi 45 minuti si registrano un paio di tentativi per parte, bravi Marruocco e Kovacsik rispettivamente su Dall’Oglio e Baccolo. Qualche difficoltà di manovra per gli amaranto, che dimostrano di voler giocare a viso aperto e palla a terra ma non riescono a innescare le punte. Troppi i palloni persi da Di Michele mentre Masini non riesce a combinare con i compagni. Il primo tempo si chiude senza reti e con pochi sussulti.
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IDEE E CARATTERE – Nella ripresa Cozza inserisce Viola al posto di Masini, staffetta già prevista alla vigilia. Gli amaranto iniziano con un altro piglio e raccolgono subito i frutti: al 6′, direttamente da calcio d’angolo, Dall’Oglio sblocca il risultato. Il vantaggio galvanizza la Reggina, che riesce maggiormente a trovare idee e un gioco più fluido. Al 20′ arriva il raddoppio: cross dalla sinistra di Di Lorenzo, Insigne è lesto a bruciare il diretto avversario è toccare di destro alle spalle di Marruocco. Paganese quasi definitivamente al tappeto, alla Reggina però manca il killer istinct, Viola e Dall’Oglio non riescono a trovare il tris. Kovacsik è provvidenziale sulla conclusione di Deli, nel finale però gli amaranto offrono un pò di speranza agli avversari. Aquino è troppo leggero su Deli, il centrocampista azzurrostellato salta l’ex Palermo e supera Kovacsik. Paura e brivido nel finale, il lungo recupero è vissuto in apnea nell’area amaranto, il risultato però non cambia.
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“Voglio che la squadra metta in campo il carattere dell’allenatore”, queste le parole di Cozza alla vigilia. Missione raccolta dalla squadra, soprattutto in una ripresa che ha evidenziato la determinazione e le idee chiare degli amaranto. Reggina che torna a sorridere dopo un anno da incubo e sbanca il “Marcello Torre” di Pagani,  Insigne (ancora brillante e decisivo) può essere l’uomo del riscatto e della speranza. Tutto da archiviare in fretta però, in attesa di un derby ritrovato con il Messina che già fa palpitare i tifosi.
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pa.rom. – rnp
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