Reggina, Masini: “Impressionato dalla nostra Curva”

 

{source}
<object width=”550″ height=”120″ data=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” type=”application/x-shockwave-flash”> <param name=”src” value=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” /> <param name=”wmode” value=”transparent” /> <param name=”base” value=”/” /> <param name=”name” value=”banner_frascati.swf” /> </object> </p>
{/source}

 

Simone Masini, attaccante di professione, è intervenuto in conferenza stampa questo pomeriggio presso i locali del Sant’Agata. Proprio riferendosi al Centro Sportivo amaranto, Masini spiega: “Qui al Sant’Agata ci sono tutti i presupposti per fare bene. Ho trovato un ambiente molto bello e ringrazio chi mi ha dato la possibilità di essere qui a vestire una maglia così importante, indossata prima di me da gente come Pirlo e Baronio giusto per citarne un paio. Questo ambiente ha ben poco di Lega Pro e sono rimasto colpito positivamente. Siamo una squadra giovane e con giovani molto motivati e di prospettiva. Questo ci dà un motivo in più per ben sperare in ottica futura”. L’ex Mantova e Catanzaro ha lasciato intendere quanto siano importanti le motivazioni in questa categoria, sottolineando che la “giovane” Reggina ne ha da vendere: “Noi calciatori più grandi abbiamo una grossa responsabilità verso i giovani ma, ripeto, sono tutti di qualità e vogliosi di emergere. Le motivazioni in questa categoria sono fondamentali, ancor più dei nomi. Per esperienza personale, ci sono state annate dove abbiamo raggiunto la salvezza all’ultima giornata, con un organico che invece poteva vincere a mani basse, solo per i nomi; altre invece che abbiamo raggiunto i play-off, guidati soprattutto dall’entusiasmo e la voglia dei giovani. In virtù di questo anche noi possiamo dire la nostra, fermo restando che l’obiettivo primario è raggiungere la salvezza e valutare poi cosa altro si può aggiungere in più”. E l’obiettivo personale di Masini? “Il mio obiettivo è chiaramente fare più gol possibile. E’ difficile ad oggi quantificare, ma posso dire che mi impegnerò e giocherò sempre per la maglia”.

 

Archiviata la gara contro la Casertana, non senza rammarico, è tempo di pensare alla trasferta di Pagani: “Rimane un po’ di rammarico per non aver chiuso il primo tempo sul meritato doppio vantaggio che ci avrebbe consentito di stare più tranquilli. La partita è andata purtroppo così, ma prendiamo quello che di positivo ci ha lasciato e continuiamo su questa strada”. Riferendosi ai gol mancati di domenica: “Purtroppo ci sono anche i portieri avversari (sorride ndr) ma pazienza. Guardiamo alla prestazione e so bene che se giochiamo così, possiamo fare bene in un campionato impegnativo come questo. L’atteggiamento della squadra ha riflettuto le richieste dei tifosi, lottando su ogni pallone, così come ci ha richiesto il mister”.  Obiettivi, condizioni e caratteristiche del nuovo attaccante amaranto, per il quale la presenza di Cozza è stata fondamentale per accettare il trasferimento: “Nell’arco della mia carriera ho giocato un po’ in tutti i moduli. Mister Cozza è riuscito a tirare fuori il meglio di me, sia mentalmente sia tatticamente. La sua presenza mi da ogni giorno una spinta in più per lavorare bene e so che con i suoi consigli posso realizzare gol e buone prestazioni. Non ci ho pensato un attimo ad accettare il trasferimento a Reggio, sapendo che c’era lui. Tornando a domenica, sono contento della mia partita, ma so che posso e devo fare di meglio. Devo ancora crescere e ce la metterò tutta. Posso dire che tra la condizione fisica e l’affiatamento con i compagni sono circa al 70%. Ci sono molte aspettative sul mio conto, anche perché con il mister ho fatto bene a Catanzaro e ciò mi sprona per poter fare ancora meglio anche a Reggio. Perché non ho raggiunto ancora categorie superiori? A 20 non avevo la testa che ho adesso. Con 10 gol in C1 ero considerato al pari di altri giocatori del calibro di Quagliarella per esempio, un dei talenti emergenti in Italia. Ho commesso però l’errore di montarmi la testa e non avevo capito che per arrivare in categorie importanti, serve sempre mantenere umiltà e sacrificio, aspetti di cui mi sono reso conto solo col passare degli anni”.

 

Analizzando poi il reparto offensivo, Masini spiega: “Di Michele? Ha fatto già la differenza in altre categorie e continuerà a farlo. Come lui, ci sono altri compagni di reparto di valore e credo proprio che possiamo fare molto bene. Dove potremmo fare di più? Penso che rispetto alla gara di domenica sarebbe il massimo riuscire a mantenere il ritmo del primo tempo anche nel secondo. In questo modo riusciremo a tradurre in punti, la mole di gioco prodotta“. Infine, Masini si è detto colpito dal sostegno della Curva: “L’apporto dei tifosi è stato importantissimo. Potevamo disunirci andati in svantaggio ma così non è stato e questo anche grazie a loro. Sono rimasto veramente impressionato e capisco anche che questa piazza ha vissuto stagioni importanti in Serie A ed in Serie B. Ho visto tanto entusiasmo e dal canto nostro cercheremo di aumentarlo ulteriormente per poter potare ancora più gente allo stadio”. Sia a livello di pubblico sia nel livello tecnico, Masini ha concluso la conferenza stampa, raffrontando il girone Nord e quello Sud della Lega Pro: “Personalmente è un onore poter giocare dei derby come quelli che si prospettano quest’anno, soprattutto perché ci troveremo di fronte a 5-6 mila spettatori, anche 10 mila; al contrario al Nord, con tutto il rispetto, ci si ritrovava a giocare con 100 spettatori che non è certo il massimo per un calciatore. Sul piano tecnico le squadre sono organizzate ma credo che il girone Sud si avvicini più ad una Serie B, piuttosto che alla Lega Pro. Quali le favorite? Direi Catanzaro, Lecce, Benevento e Salernitana, ma come ho detto in precedenza, i nomi lasciano il tempo che trovano se non sono accompagnati dalle motivazioni”.

 

Fabrizio Cantarella -rnp-