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Mister Francesco Cozza ha incontrato questa mattina la stampa in conferenza. Abbottonatissimo sul piano tattico e sulla possibile formazione, più deciso per quel che riguarda il lato caratteriale di una squadra che dovrà dimostrare grinta e voglia nel re-match contro la Casertana di Gregucci.
Sarà tutt’altra Reggina rispetto a quella vista quindici giorni fa nell’impegno di Coppa Italia: “Affronteremo la Casertana con una migliore preparazione. E’ una squadra valida che fin qui ha fatto bene, ma domenica avrà di fronte a sé una Reggina arrabbiata, cattiva e vogliosa di portare a casa il risultato. Come si può battere la Casertana? La mentalità della squadra deve essere vincente e per attuarla dovremo giocare preferibilmente palla a terra. Il test col Roccella mi ha fatto capire che con il 3-5-2 non era possibile giocare ma che servivano al contrario le tre punte e la ricerca del gol in qualsiasi momento”. “Il nostro obiettivo? Non partiamo con l’intento di vincere il campionato, ma al contrario stiamo programmando per il futuro con una squadra giovane e composta ex novo. Come ha ricordato il patron Foti, questo è per noi l’anno zero. Nonostante tutto siamo la Reggina, una squadra importante, e dovremo ogni giorno costruire qualcosa di altrettanto importante. Cercheremo di incamerare quanti più punti possibile nelle prime giornate e poi valuteremo la situazione di classifica a dicembre per poter capire dove potremo arrivare”.
Per una Reggina vogliosa e combattiva serve l’impegno da parte dei calciatori: è questo che Cozza chiede ai suoi ragazzi: “Con me gioca solo chi sta bene e chi ascolta le mie indicazioni, impegnandosi quotidianamente. E’ normale che ho delle gerarchie, perché c’è comunque un’ossatura di squadra. Attorno a queste gerarchie ci saranno giocatori che ruoteranno e poteranno il loro contributo utile alla causa”. “Rizzo ed Armellino? Non è la prima volta che dopo 20 minuti tolgo qualcuno dal campo. L’ho fatto anche a Pisa ed a Catanzaro in partite ufficiali, figurarsi se in amichevole non può avvenire, durante una partita che serve per vedere da vicino cosa c’è che non va. Fermo restando che abbiamo faticato in avvio, anche per il caldo e per i carichi di lavoro, direi che a Gioia Tauro gli avversari non hanno superato la metà campo dal 20′ in poi. Le loro reazioni non possono e non devono creare alcuno scompiglio. Sanno bene, loro come tutto il resto del gruppo, che se in quel momento non ci stanno con la testa o con le gambe vengono sostituiti e questo non può essere un dramma poiché non si tratta di una bocciatura. Sanno come ragionano ed è normale che si arrabbino; lo farebbe qualsiasi giocatore se venisse sostituito dopo 20 minuti, l’ho fatto anche io. Anzi, se si arrabbiano per me è un buon segno perché vuol dire che ci tengono a fare bene”.
Una battuta infine sulla vicenda legata alla ripescaggio: “La mia opinione è che purtroppo la Federazione ha delle regole che non vanno bene. Non è possibile attendere 3 giorni prima dell’inizio del campionato per decidere quale squadra deve essere ripescata. Si doveva sapere molto prima. Sono del parere inoltre che i ripescaggi non dovrebbero esserci: se una squadra è retrocessa vuole dire che lo meritava e tale deve rimanere. La Serie B contava 21 squadre? Benissimo, si gioca a 21 senza problemi”.
Fabrizio Cantarella -rnp-
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