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Senza esclusione di colpi. La serie B, attraverso il presidente Abodi, fa sapere di essere contraria al ripescaggio e al ritorno ad un campionato a 22 squadre. Il massimo dirigente del campionato cadetto non nasconde l’amarezza: “In questi due giorni ho preferito rileggere più volte, parola per parola, il contenuto dell’ordinanza del Collegio di Garanzia del Coni in relazione al ricorso del Novara Calcio. Ritengo, nel rispetto che è dovuto anche in ottica di reciprocità , di non condividere quanto espresso dal Collegio di Garanzia, considerandolo fortemente lesivo delle prerogative della Lega e soprattutto dell’autonomia decisionale della Federazione in materia di assetti di un campionato, deliberati nel pieno rispetto delle norme federali”.
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Abodi spiega per quale ragioni si era scelto di ridurre a 21 il numero delle squadre e che il 18 agosto ci sarà un confronto per stabilire i criteri che porteranno al ripescaggio: “Avrei voluto rispettare la nostra decisione di giocare la Serie B 2014/15 a 21 squadre. Ora valuteremo in Consiglio Federale i criteri secondo coscienza. I criteri li discuteremo lunedì 18. Ognuno li vorrebbe sulla base delle proprie aspettative, noi dobbiamo fare la cosa giusta. La riammissione funziona attraverso la classifica, il ripescaggio attraverso vari criteri. Perché B a 21? Non per i profitti, ma per la qualità della competizione, per una diversa ripartizione delle risorse. Abbiamo subìto la decisione del Coni. Secondo me lo spettacolo è l’effetto della formula della competizione, non delle 22 o 21 squadre. Perchè la scelta di tornare a 22 squadre? Speravo lo spiegasse il Collegio di Garanzia del Coni. Ciò non è accaduto, ma il Collegio di Garanzia ci chiede di determinare i criteri. Incomprensibile”.
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