Il giorno zero nell’anno centouno. Il 16 luglio 2014 è tra le date da inserire assolutamente in prima fila nella storia della Reggina. Lillo Foti annuncia in prima persona l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Lega Pro, dopo giorni di tensioni e tribolazioni. Il patron amaranto apre la conferenza stampa con il volto dominato dalla tensione dell’ultimo periodo, incorniciato però dalla soddisfazione per il felice epilogo: “Ho preferito il silenzio in queste settimane, adesso parlano i fatti. Ufficializzo l’avvenuta iscrizione della Reggina al prossimo campionato di Lega Pro. Il risultato finale è frutto del duro lavoro delle ultime settimane. E’ stata una stagione sofferta, con gli ultimi 40 giorni dominati da tensioni e difficoltà. Ho vissuto momenti di stanchezza estrema, superati grazie al supporto della mia famiglia”. Foti, attorniato dalle tre figlie, lancia l’appello per il futuro: “Restituire la Reggina alla città e a chi si sente reggino, questo è il mio prossimo impegno. Era importante permettere a questa realtà di poter andare avanti, vorrei che questa società torni a essere unita al proprio popolo”. Non sono parole di circostanza, infatti il patron amaranto precisa: “Penso all’azionariato popolare, come segno tangibile di vicinanza e attaccamento tra le parti, adesso vedremo se sarà possibile concretizzarlo. Nuovo consiglio di amministrazione? Probabilmente sarà rivisto e allargato, ho sempre spalancato le porte nei confronti di coloro i quali hanno voluto dare il loro supporto a questa società ”.
Orgoglio e un pizzico di rabbia gli ingredienti che animano Foti. Una parte della stampa locale viene pungolata, in alcuni casi secondo Foti sono mancate chiarezza e integrità professionale…: “Qualcuno vive di aria fritta, a noi non ci appartiene assolutamente. Noi invece, senza dimenticare gli errori commessi, ci affidiamo ai fatti. La Reggina è l’unica società del sud-Italia a non essere fallita negli ultimi anni, S.Agata e Granillo credo siano le sole strutture a norma della città. Questi sono fattori che oggi tengo a sottolineare, per rispondere a chi vuole atteggiarsi ad arbitro o critico e scrive senza conoscere i fatti…. La vittoria ottenuta ieri mi ripaga di tante amarezze, non nego di aver ricevuto qualche schiatto sotto l’aspetto morale. Non è però la mia vittoria, non voglio sentir parlare di personalismi. E’ un successo non sportivo ma di credibilità, che è stato possibile grazie anche ai dipendenti del S.Agata. A loro ieri ho dato le copie della fidejussione effettuata, il loro volto non nascondeva l’emozione”.
pa.rom. – rnp
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