Ritorno al futuro. La Reggina si appresta a disputare nuovamente il campionato di Lega Pro (vent’anni fa serie C) ed è quasi un sollievo dopo la grande paura delle ultime settimane. Il rischio fallimento è scongiurato, adesso si può finalmente pensare al prossimo campionato. Che Reggina sarà, e come si era arrivati a un passo dal baratro? Foti ha fatto chiarezza, iniziando da qualche rapporto probabilmente incrinato con qualche ex tesserato…: “Ho ricevuto parecchio supporto, ma anche delusioni. Qualcuno non ha condiviso questo percorso, e le considerazioni sulle persone preferisco tenerle per me. Quello che è certo, è che se la Reggina ha presentato regolare domanda per l’iscrizione significa che ha saldato tutte le pendenze pregresse”. Il patron amaranto si autodefinisce ‘stanco ma cattivo’, e preannuncia le linee guida (caratteriali e morali) che dovranno fungere da pilastri nella squadra della prossima stagione: “Mancata disponibilità al sacrificio, arroganza e assenza di valori, queste sono lacune non dell’ultima Reggina ma di un’intera generazione. La colpa però non è dei giovani ma nostra, non siamo riusciti a formarli in modo adeguato. Gli ultimi mondiali hanno visto emergere realtà affamate come la Colombia o estremamente professionali come la Germania, dobbiamo imparare da loro. Per la Reggina inizia un nuovo capitolo, si riparte da zero. Il gruppo della prossima stagione dovrà essere solido e animato da uno spirito totalmente diverso rispetto a quello delle ultime stagioni. Sarà un anno duro e difficile, ma vogliamo affrontarlo con voglia ed entusiasmo”.
La fumata bianca è arrivata in extremis, le difficoltà economiche rischiano di far sparire la Reggina cosi come capitato ad altre realtà: “Penso al Siena e al Padova, purtroppo fallite. Da noi manca il sostegno locale delle banche, questo ha acuito le nostre problematiche. Fortunatamente siamo riusciti a trovare una via d’uscita, soltanto in alcuni momenti ho pensato che la Reggina non ce la potesse fare”. Foti toglie il velo riguardo i debiti da onorare e gli incassi che hanno permesso alla società amaranto di evitare il fallimento: “Voglio precisare intanto che una soluzione positiva era stata trovata circa 10 giorni fa, poi la banca alla quale ci eravamo rivolti ha bloccato senza motivo la nostra richiesta, complicando oltremodo la nostra rincorsa verso la salvezza. Dalle cessioni (Bochniewicz, più le metà di Arrighini e Fischnaller, ndr) e i contratti risolti abbiamo ricavato 1 milione e 959 mila euro, cui vanno aggiunti i 700 mila euro del paracadute, questi sono dati certi. Poi il mercato in uscita si è bloccato per l’emergenza relativa all’iscrizione, adesso potremo concentrarci sul futuro con tranquillità”. Di 5 milioni di euro il debito con l’Agenzia delle Entrate, ringraziata dal patron amaranto per la sensibilità mostrata: “L’Erario e il Tribunale di Reggio Calabria ci hanno dato fiducia e li ringrazio pubblicamente, significa però che sussistevano le condizioni per l’accettazione delle nostre proposte. La rateizzazione del debito (5 milioni da pagare in 15 anni, ndr) è un’operazione spesso compiuta dalle imprese, prevista dalle leggi. Si tratta di una nostra scelta, programmatica, e che pensiamo di poter sostenere in futuro”.
Riguardo alle numerose cessioni effettuate al nuovo progetto tecnico Foti in un primo momento soprassiede, poi qualcosa si lascia scappare: “Ho letto che la Reggina ha svenduto o depauperato l’organico, ritengo si tratti di sciocchezze. Alcune rinunce sono frutto di scelte mirate, figlie della conoscenza del mercato. Nel calcio italiano d’oggi tutte le società non hanno un euro da spendere, di conseguenza i giocatori se non sono giovani di qualità non hanno alcun valore. La Reggina del futuro?Oggi ho dato uno sguardo al parco giocatori, che ritengo già di valore per affrontare un campionato di Lega Pro. Possiamo contare per esempio su 2 portieri validi come Kovacsik e Leone, allestiremo un organico composto da 22-23 giocatori senza farci prendere dalla fretta. Barillà? Aveva chiesto di poter mantenere la categoria, si è fatto avanti il Trapani e abbiamo accontentato il giocatore, lo stesso è successo con Lucioni”.
pa.rom. – rnp
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