Tutto ancora fermo. Mentre la tifoseria rimane in attesa di conoscere una volta per tutte quale sarà il destino dei colori amaranto, la Reggina preme sull’acceleratore per sbrogliare una matassa che, ad oggi, rimane ancora ingarbugliata. Mancano docici giorni, per presentare il ricorso contro la momentanea esclusione dalla Lega Pro: entro la fatidica data del 15 luglio, il club di via delle Industrie deve risolvere i problemi che al momento porterebbero al fallimento, su tutti fidejussione ed incentivo all’esodo. Restando in argomento, continuano ad essere irrisolte le questioni inerenti Dionigi, Castori ed i loro staff, così come non ci sono novità positive per quanto concerne Antonio Marino (all’elenco, contrariamente a quanto si pensava, vanno aggiunti anche due calciatori in prestito da gennaio a giugno, ovvero Frascatore e Dumitru).
Gira e rigira, il problema rimane sempre quello: la liquidità . La bocciatura della domanda presentata la scorsa settimana, fa si che la Reggina non possa beneficiare nè dei 700mila euro di paracadute-retrocessione, nè della cessione di Bochniewicz all’Udinese (in quest’ultimo caso, la cifra iniziale si aggirerebbe sui 300mila euro, visto che il totale va suddiviso in più anni). Solo ad iscrizione avvenuta dunque, le casse di via delle Industrie potrebbero cominciare a respirare…
f.i.-rnp
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