Come detto nel precedente aggiornamento, oltre a risolvere il problema legato alla fidejussione, nel ricorso da presentare per essere ammessa alla prossima Lega Pro, la Reggina dovrà azzerare anche le pendenze relative all’incentivo all’esodo. La questione è stata risolta in gran parte (vedi ok di Emiliano Bonazzoli, che dal punto di vista economico rappresentava l’ostacolo più importante), ma per evitare il collasso economico, bisogna raggiungere un accordo con tutti gli ex tesserati. Basterebbe una sola pendenza infatti, a far si che il ricorso venga respinto, ed allora non ci sarebbe più nulla da fare.
Al momento, gli accordi non ancora raggiunti sono almeno tre, e riguardano due allenatori (compresi i rispettivi staff) ed un calciatore. Al capitolo allenatore, ci sono Fabrizio Castori e Davide Dionigi. Con il tecnico marchigiano, sembrava ormai delinearsi la fumata bianca, ma così come riportato all’inizio della settimana scorsa (clicca qui), qualcosa si è improvvisamente inceppato. Con Dionigi invece, al momento vige una situazione di stallo, visto che le parti non hanno avuto alcun colloquio.
Antonio Marino invece, fino ad ieri sera è rimasto fermo sulle sue posizioni (ricordiamo che la Reggina ha chiesto, ai soggetti interessati, sia una dilazione che una decurtazione della somma ancora spettantegli). Nel ricorso da presentare entro le 19 del 15 luglio dunque, il club di via delle Industrie dovrà certificare o di aver pagato le somme spettanti agli ex tesserati, oppure di aver raggiunto con gli stessi un accordo relativo a dilazioni e decurtazioni.
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L’ulteriore problema, in caso di iscrizione, sarebbe quello della penalizzazione. Stando così le cose (mancata fidejussione nella domanda di iscrizione ed incentivi all’esodo non ancora risolti) e considerando la recidiva causata dalla penalizzazione di 2 punti relativa allo scorso campionato, i punti da recuperare nella prossima Lega Pro, per gli amaranto potrebbero essere addirittura 8.
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f.i.-rnp
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