A mezzanotte in punto, nell’Arena Amazonia di Manaus, l’Italia inizierà la propria avventura in Brasile. I ragazzi di Prandelli saranno di fronte all’Inghilterra, rivale storica degli azzurri, per la prima giornata del gruppo D: un girone non certo facile per Buffon e compagnia, che dovranno strappare il pass-qualificazione a danno sia degli inglesi che del temibilissimo Uruguay (l’altra nazionale inserita nel raggruppamento è il Costa Rica, che almeno sulla carta, dovrebbe recitare il ruolo di “squadra cuscinetto”).
In quello che è stato definito come “il Mondiale dei Mondiali“, la nazionale di casa nostra non parte con i favori del pronostico per quanto concerne la vittoria finale, ma è pur vero che i trionfi di Spagna ’82 e Francia 2006, arrivarono partendo in punta di piedi e senza alcuno squillo di tromba, mentre in Sud Africa, pur presentandosi da campioni uscenti, gli azzurri furno protagonisti in negativo di un clamoroso flop.
Tra i 23 che daranno la caccia al sogno, un piccolo “pezzo di Reggina” che risponde al nome di Andrea Pirlo: l’ex amaranto più titolato di tutti, un campione immenso che molto probabilmente, dopo questo Mondiale, smetterà di indossare la maglia dell’Italia. A lui, così come a tutti gli azzurri, un grandissimo in bocca al lupo, con la speranza che le piazze italiane possano dimenticarsi per qualche notte di tutti i problemi che continuano ad affliggere questa nazione, sventolando con orgoglio le bandiere tricolore. Proprio come successe 8 anni fa…
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