Gli amaranto dominano, ma a 30 secondi dalla fine vengono eliminati dalla prodezza di Amarasco
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GIOVANISSIMI NAZIONALI, OTTAVI DI FINALE
REGGINA-TRAPANI 1-1 (andata 0-0)
Reggina: Loria, Genovesi, Alfano, Latella, Mallimaci, Colica, De Luca (dal 18′ st. Napolitano), Amato, Liotta (dal 30′ st. Camilleri), Longo, Carrozza. A disposizione: Rizzitano, Labate, Silvestri, Villa, Auteri, Rombo, Mangiola. Allenatore: Zito.
Trapani: Marino,Cappadona (dal 1′ st. Strazzera), Pantaleo (dal 22′ st. Mezzapelle), Zarcone (dal 30′ st. Castiglia), Ingoglia, Macagnone, Amarasco, Spadaro (dal 4′ st. Privitera), Brasile (dal 27′ st. Todaro), Novara (dal 10′ st. Pizzo ), Tornetta. A disposizione: Adragna, Catanese, Plescia. Allenatore: Culcasi.
Arbitro: Vigile di Cosenza (Terenzio e Chiappetta di Cosenza).
Marcatori: 4′ pt. Mallimaci (R), 38′ st. Amarasco (T).
Note- giornata tipicamente estiva, presenti circa duecento spettatori con buona rappresentanza ospite. Ammoniti: Colica (R), Carrozza (R),Zarcone (T), Amarasco (T). Espulsi: Strazzera (T) per fallo da ultimo uomo. Calci d’angolo: 5-1. Recupero: 0′ pt.; 5′ st.
Sfuma sui titoli di coda il sogno dei gazzi di mister Zito, puniti da una magia su punizione targata Amarasco, quando ormai si stava solo aspettando il triplice fischio di chiusura dell’arbitro, per sancire una vittoria strameritata. Al centro sportivo Sant’Agata dunque, si è materializzata una delle più spietate leggi del calcio: se sbagli troppo, alla fine paghi, ed il risultato non sempre premia chi gioca meglio.
Eppure, gli amaranto erano riusciti a sbloccare il risultato al primo affondo: sull’asse Carrozza-Liotta viene sviluppata una pregevole azione lungo l’out sinistro, finalizzata dall’incornata vincente di Mallimaci. La compagine dello Stretto, col morale a mille, sfiora il raddoppio al 35′, quando Longo, imbeccato da un millimetrico passaggio dalle retrovie, conclude debolmente davanti a Marino, complice anche il “ritorno” della difesa siciliana. Lo stesso numero 10, fallisce un’altra occasione poco prima del riposo, anche se nello specifico vanno evidenziati anche i grandi meriti di Marino, molto bravo nell’anticipo.
La ripresa prosegue sullo stesso leit-motiv del primo tempo, ovvero Reggina costantemente in attacco e Trapani del tutto inesistente dalla cintola in su. Al 13′, la palla del ko capita sui piedi di De Luca, il quale non riesce ad angolare, calciando debolmente sul numero uno siciliano in disperata uscita. Più clamorosa l’occasione maturata al 24′, allorquando la splendida punizione griffata Longo si infrange in pieno sull’incrocio dei pali, senza che nessuno dei suoi compagni riesca a trovare il guizzo vincente per infilare un comodo tap-in. Il match pare assumere una connotazione ancor più marcata tre minuti dopo, quando Colica lancia Napolitano in profondità , ma il numero 14 subisce il plateale intervento falloso di Strazzera: è fallo da ultimo uomo, il direttore di gara estrae un sacrosanto cartellino rosso.
Ad un passo dalle finali di Chianciano però, la Reggina si ferma, concedendo una punizione al Trapani, di quelle che si possono benissimo evitare. Della battuta si incarica Amarasco, il quale trova il sette alla destra di Loria grazie ad un’imparabile esecuzione da fermo. I tifosi giunti da Trapani espolodono di gioia, mentre il pubblico di casa dimostra grande sportività , tributando agli amaranto un giusto applauso.
Pasquale Imbalzano-RNP
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