Un punto per interrompere l’emorragia di sconfitte consecutive. Un punto ottenuto a fatica contro un Avellino che, specie nella ripresa, ha rischiato davvero di unirsi alle numerose compagini che già in altre recenti occasioni hanno espugnato il ‘Granillo’.
SCHIERAMENTI A SPECCHIO- Moduli speculari (3-5-2) per i due ex calciatori della Reggina, Atzori e Rastelli. Il tecnico amaranto rinuncia all’attaccante di peso al contrario dell’allenatore dei campani. Nello specifico il tandem reggino è composto da Fischnaller e Di Michele, con Maza a supporto, mentre dall’altra parte ci sono Galabinov e Castaldo. A centrocampo esordio dal primo minuto per Contessa.
BUONO L’AVVIO- Reggina subito in gol con il suo capitano, Di Michele, che insacca dal limite dell’area con un chirurgico sinistro a giro. A differenza di Cesena, il gol galvanizza gli amaranto che non solo cercano di allargare le maglie della difesa bianco verde, con aperture sugli esterni, ma aggiungono anche un’importante verve agonistica. Positiva la tempistica e la grinta con la quale i reggini arrivano sul pallone, specie Sbaffo e De Rose. Davanti invece Di Michele e Fischnaller così come Maza, danno pochi punti di riferimento alla difesa a tre ospite. Su questi presupposti Contessa confeziona un bel cross anchora per Di Michele che di testa spedisce al lato di un soffio al 13’. Trascorrono due minuti e Maza si vede (giustamente) annullare un gol per fuorigioco. L’Avellino non sembra particolarmente in giornata eppure riesce a rendersi pericoloso. Merito di Zandrini che prova a controllare una sfera innocua sulla pressione di Castaldo. Il portiere della Reggina scivola, rischia la frittata e “regala” un angolo all’Avellino. Lo stesso Zandirini poco dopo però, avrà modo di rifarsi con un’uscita aerea effettuata con tempistica e sicurezza. Al 25’ è ancora la squadra di casa a sfiorare il raddoppio. Di Lorenzo, positivissimo apporto nel primo tempo, crossa ancora per il capitano che però anche stavolta non inquadra lo specchio di poco. La prima frazione prosegue con i frequenti applausi del pubblico che sembra gradire la prestazione della Reggina, nonostante gli irpini cercano di chiudere il tempo in avanti, con Strasser, Ipsa e Lucioni che fanno comunque buona guardia. La prima conclusione ospite, arriva al 38’con Arini che spara fuori. E’ il segnale che l’Avellino sta cambiando passo ed infatti ben più pericolosa la formazione di Rastelli con una mischia in area conclusa con il tiro di Schiavon salvato da Lucioni. Non succede di fatto più nulla, con la Reggina a protezione della sua area ed Avellino che nonostante le buone trame di gioco non riesce a sfondare. Candussio manda tutti negli spogliatoi dopo un minuto di recupero.
RIPRESA CAMPANA- La ripresa inizia sotto la pioggia e con l’avvicendamento in mediana per Rastelli il quale richiama D’Angelo per Angiulli. Ancora positivo l’avvio dei locali con Peccarisi che chiude in maniera provvidenziale il cross basso di Maza per Di Michele. All’undicesimo però sfortunato rimpallo per Strasser che tocca di mano dopo un contropiede degli irpini. Candussio assegna il rigore agli ospiti con Galabinov che batte Zandrini nonostante quest’ultimo avesse intuito. La risposta della Reggina è affidata al destro da fuori di De Sbaffo, al lato di poco. Dopo avere provato una spettacolare rovesciata, Fischnaller lascia il posto a Gerardi. Rilevato anche Maza per Rigoni. Avellino più in palla adesso e Reggina che ci prova di rimessa e centrocampo amaranto che resta però arretrato in fase di non possesso. “Lupi” pericolosi quando Castaldo di testa chiama al miracolo Zandrini e poi Lucioni anticipa Galabinov che da due passi stava per fare molto male. Si entra nel gran finale e la squadra ospite sembra avere una marcia in più, mentre evidente il calco fisico e tattico di quella locale. Ancora Castaldo pericolossissmo sul cross di Bittante e lo stesso mette i brividi a Zandrini con un velenoso tiro-cross che attraversa tutto lo specchio. Non si registrano ulterori occasioni da rete, con la Reggina che probabilmente a conti fatti può sorridere di più per avere ottenuto un punticino che in tempo di magra può fare comodo.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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