COSI’ IN CAMPO- Gagliardi e Zanin si affidano al 5-3-2: Di Michele e Fischnaller sfruttano la loro velocità in attacco, mentre a centrocampo Dall’Oglio agisce in mezzo a Barillà e Pambou. Secondo gettone dal primo minuto per il giovane Coppolaro. Dall’altra parte Bisoli si affida a Succi, supportato da Defrel e Garritano.
CASCIONE RISPONDE A LUCIONI – L’avvio è di marca locale. La squadra amaranto, preso atto della amara retrocessione, gioca con la mente libera e crea apprensione agli avversari. Di Michele è attivissimo e non dapunti di riferimento ai difensori del Cesena. Proprio il capitano costringe Coser, alla parata in tuffo per togliere dall’angolino il mancino a giro. Sugli sviluppi del corner, Camporese rinvia sui piedi di Lucioni che dal cuore dell’area di rigore fa centro. Subito il colpo, i romagnoli iniziano ad affermare il loro gioco. Bisoli richiama Gagliardini per aumentare il peso in attacco grazie all’inserimento di Rodriguez. I risultati si vedono sia con il destro a incorciare di Succi (palla di poco al lato) e sia con il colpo di testa ravvicinato del neo entrato sul quale Pigliacelli blocca. In mezzo c’è il tiro alto di Di Michele. A ridosso dell’intervallo, Cascione pareggia con un colpo di testa angolato, capitalizzando l’invito di Renzetti.
TRE LEGNI BEFFARDI- Al rientro dagli spogliatoi non ci sono avvicendamenti almeno fino al nono minuto, quando Maicon prende il posto di Contessa. Trascorrono pochi attimi e Rodriguez consente ai suoi di portarsi in vantaggio, sfruttando l’ennesima debacle su palla inattiva della Reggina, dopo l’angolo battuto da Garritano. Cesena che ora si rintana nella propria metà campo, sia per proteggere la rete in più e sia per merito della Reggina. Amaranto che meriterebbero anche di raggiungere il pareggio ma anche la sfortuna ci mette il suo zampino. Nell’ordine, infatti, Maicon, Barillà e Di Michele colgono rispettivamente, una traversa e due pali nello spazio di un quarto d’ora. Successivamente si registrano un tenativo per parte: Coser blocca senza affanno la debole conclusione dalla distanza di Di Michele; Bochniewicz commette invece un’ingenuità ma Rodriguez grazia Pigliacelli. Anche il Cesena, prima della fine della gara, colpisce un palo con De Feudis. L’ultimo brivido è raccolto nel brutto scontro tra Bochniewicz e Rodriguez che dopo le cure del caso riescono a riprendere il proprio posto in campo. Si chiude con la decima sconfitta interna: Cesena ancora in lotta per un posto in “Paradiso”; Reggina che invece, il suo destino, lo conosce già da tempo.
Fabrizio Cantarella-reggionelpallone.it
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