Quanto fatto sin qui conta ormai relativamente; c’è un derby “fratricida” all’orizzonte per il Villa
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San Giuseppe. La squadra di Peppe Verbaro, intervenuto ai nostri microfoni, crede fermamente nell’impresa di vincere i play-off pur essendosi qualificata quinta. All’inizio della scalata è l’Aurora che attende i sangiuseppesi per un match che promette grande spettacolo.
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TUTTI PRESENTI- “La settimana di stop mi ha consentito di recuperare gli acciaccati. Saranno dunque tutti a disposizione anche se dovrò valutare le condizioni di Nicolazzo, fermatosi ieri in allenamento per un colpo alla caviglia. Credo tuttavia che non sia niente di grave e domenica ci sarà anche lui. Come ho sempre sostenuto i 26 elementi che compongono la mia rosa, sono 26 possibili titolari. Lo meritano tutti quanti, sia per l’impegno e sia per le qualità tecniche e tattiche. E’ veramente dura dover decidere chi lasciare in panchina; fosse per me li farei giocare tutti assieme ma purtroppo in campo ci vanno al massimo in 14. Sto cercando di valutare chi è più pronto a livello fisico, nonché più adatto per le caratteristiche dell’avversario e sono sicuro che chiunque sceglierò mi darà le risposte che cerco”.
TESTA E TATTICA- “Serviranno sia la testa sia la tattica. La prima ci serve per azzerare le tensioni che sarebbero controproducenti. Dobbiamo scendere in campo con la mente libera da pressioni e pensare soltanto a giocare la nostra partita come sappiamo. Chiaramente servirà anche la tattica perché avremo di fronte un’ottima squadra e dovremo essere prefetti. Sono fiducioso in tal senso, visto che sto preparando la sfida ormai da due settimane e spero solamente di poter mettere in pratica quanto fatto, senza intoppi di alcun genere. Sorprese tattiche? Non credo proprio. Abbiamo ormai acquisito una nostra identità di gioco e quella porteremo avanti in quanto i risultati ci hanno dato ragione. Quelli che potranno cambiare saranno gli interpreti, ma non l’idea tattica”.
SQUADRE PROPOSITIVE- “I nostri avversari chiusi? Assolutamente no. Conosco bene sia la mentalità della società sia quella della squadra e tutto mi aspetto, meno che si rintaneranno a difesa dei due risultati utili. Mi aspetto altresì una squadra che, come noi, gioca un calcio propositivo e di questo ne beneficeranno anche gli spettatori, i quali assisteranno ad una sfida gradevole e non bloccata tatticamente. Peccato che una delle due dovrà uscire già in semifinale: sarebbe stato meglio incontrarci nella finale, in modo da avere la certezza che almeno una reggina avrebbe disputato gli spareggi conclusivi”.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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