Il pensiero dei protagonisti, intervenuti dalla Sala Stampa dello stadio ‘Oreste Granillo’
Ivo Iaconi (allenatore Brescia)- “Partita sottotono da parte nostra. Abbiamo giocato male e regalato il gol. Il nostro ritmo era troppo basso nel primo tempo, contro una Reggina che ha fatto la sua gara in maniera giusta per metterci in difficoltà. Cambiare atteggiamento in corso di gara non è mai facile e purtroppo abbiamo perso una grossa opportunità di vincere qui a Reggio. L’approccio non è stato giusto alla gara, non perché abbiamo sottovalutato gli avversari, ma perché siamo stati lenti nell’organizzare le nostre trame di gioco. Sapevamo che la Reggina non ci avrebbe regalato nulla, ma abbiamo finito noi per regalare il gol a Fischnaller. Sfortunati nella situazione perché si è anche infortunato Di Cesare, ma abbiamo sbagliato ad attaccare con troppi uomini. Siamo anche mancati di lucidità nel momento in cui potevamo passare in vantaggio. Di fatto perdiamo quest’oggi l’opportunità di centrare i play-off. A me dispiace moltissimo che la Reggina si trovi in questa situazione, perché la reputo di grande tradizione. Nessuno si sarebbe aspettato la retrocessione e poi così prematura. La mia esperienza è stata talmente breve che non riuscirei a capire il perché. La mia esperienza? La squadra era molto forte. C’era ampia scelta soprattutto in attacco e veniva facile scegliere per il meglio con gente del calibro di Bonazzoli, Brienza, Pagano e Cacia. In quell’anno al presidente Foti non si può rimproverare nulla. Avevamo fatto bene sul piano del gioco, un po’ meno su quello dei risultati. Eravamo propositivi ed avevamo ottenuto risultati importanti, senza però avere la continuità. Ricordo le partite contro Cesena, Gallipoli e Lecce, che abbiamo perso pur avendo dominato in campo. Sarà difficilissimo raggiungere i play-off, però pur avendo quattro partite da disputare, due delle quali sono scontri diretti, dobbiamo crederci fino alla fine”.
Pawel Bochniewicz (difensore Reggina)- “Pur essendo dispiaciuti per la retrocessione, ci teniamo ad onorare la maglia. In queste 4 partite soprattutto noi giovani vogliamo dimostrare di poter fare cose buone per l’anno prossimo. Si, abbiamo concluso la partita con nove prodotti del vivaio. Nove giocatori del Sant’Agata sono tanti, quasi tutta la squadra e sono contento di questo. La mia posizione a centrocampo? Faccio quello che mi chiede il mister. Mi sento meglio da difensore centrale, ma se l’allenatore lo richiede mi so adattare. Sto cercando di dare il massimo per dimostrare che anche l’anno prossimo posso dare il mio contributo”.
Franco Gagliardi (allenatore Reggina)- “Prestazione fatta di orgoglio, sono soddisfatto: peccato per il calcio di rigore concesso agli avversari, che ci costringerà a fare a meno di Lucioni martedì. Abbiamo chiuso con 9 calciatori del’ Sant’Agata in campo, a dimostrazione che in questo periodo siamo riusciti a rilanciare un patrimonio che si stava disperdendo, e sia chiaro che quando dico questo non voglio fare polenica verso nessuno. Di Michele? Vi dico che anche se ci fosse stato, non avrebbe giocato titolare. Se vorrà. sarà sempre una bandiera della Reggina, così come lo consideriano sia Gagliardi che Zanin. I quindici punti ottenuti, avrebbero avuto un senso solo se ci fossero ancora speranze di salvezza, ma in ogni caso sono convinto che ne faremo altri. Se la Reggina in Lega Pro ripartisse con questa squadra, sicuramente si candiderebbe ad un ruolo da grande protagonista.Dei giovani che stiamo lanciando, vi dico che Bochniewicz in futuro potrebbe tranquillamente giocare in club come Real Madrid e Borussia Dortumund. Il mio futuro? Sono in scadenza, di sicuro voglio continuare a fare calcio, anche se non farò più l’allenatore. Mi sento un reggino doc, e voglio bene al Presidente Foti, così come lui ne vuole a me: se la Reggina chiama, io ci sono sempre, direi di si anche alla proposta di fare il guardiano. Sicuramente anche io ho commesso degli errori, li valuterò e li analizzerò con serenità, ma vi posso assicurare che ho sempre agito con passione e con spirito amaranto…”.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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