Venerdì di nuova, ennesima, passione per la Reggina. Saranno settimane dense di un’interminabile vuotaggine, quelle che caratterizzeranno il cammino dei calabresi da qui alla fine. La resistenza degli amaranto si scioglie nei minuti finali, il gol di Bellomo regala i tre punti allo Spezia di Mangia.
Senza Di Michele, in avanti Gagliardi sgancia Fischnaller, con Adejo e Lucioni al centro della difesa in virtù della squalifica di Bochniewicz. I padroni di casa si abbottonano nei canoni del 4-4-2, cercando equilibrio e semplicità di giocata. Il risultato si sblocca quasi subito: Ebagua ha lo spazio necessario per punire Pigliacelli con una deviazione aerea, gli amaranto restano una delle vittime preferite dell’attaccante nigeriano dopo il Modena e l’Empoli.Troppo molle, nel frangente, la copertura di Lucioni.
La risposta degli ospiti è pronta ed efficace. Dopo una conclusione alta di Lucioni, la Reggina trova la via del pari con Fischnaller, bravo ad approfittare di un’incertezza difensiva di Lisuzzo. Poco dopo Sbaffo chiama all’intervento Leali. Il portiere spezino cancella lo svantaggio con un intervento efficace sulla conclusione dell’ex Ascoli. Lo Spezia reagisce con Ferrari, che dopo una punizione di Ebagua non riesce a inquadrare lo specchio col mancino.
L’atteggiamento degli amaranto non è rinunciatario, nonostante la classifica resti tragica. Nel secondo tempo Barillà ci prova dalla distanza, ma il centrocampista reggino non trova la porta. Ordinato ma sterile, lo Spezia costruisce ma non riesce ad affondare il colpo. Nel finale i liguri crescono, andando vicini al vantaggio con Ferrari (pallone in angolo, dagli sviluppi Dall’Oglio salva sulla linea). A una manciata di minuti dal termine Pigliacelli si avventura in un’uscita azzardata, e lo Spezia riesce a concretizzare il vantaggio con Bellomo, che ringrazia e mette il nastrino sui tre punti con una conclusione mancina.
Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
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